domenica 26 febbraio 2023

26 FEBBRAIO - SI FA PRESTO A DIRE QUARESIMA

SI FA PRESTO A DIRE QUARESIMA


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Il Rito Ambrosiano non ha mai conosciuto il Mercoledì delle ceneri come inizio del tempo quaresimale: in quel giorno, nelle diocesi ambrosiane, si è ancora in pieno carnevale. La Tradizione ambrosiana ha sempre fatto iniziare questo periodo liturgico con i primi vespri della Domenica all'inizio di Quaresima (capite quadragesimae), o sesta Domenica prima di Pasqua, fino alla messa inter vesperas in Cena Domini esclusa, con la quale inizia il sacro Triduo Pasquale.

Questa diversità tra i due riti si spiega perché fino al Medioevo la Quaresima era intesa più come periodo di preparazione al Triduo Pasqulae, che non al giorno di Pasqua, quindi i quaranta giorni effettivi di digiuno erano calcolati a ritroso partendo dal Giovedì Santo fino alla prima Domenica di Quaresima.

Nel Medioevo, poi, si impose l'idea che la Quaresima dovesse essere il periodo di preparazione alla Pasqua e da qui derivò la necessità di un nuovo computo: partendo dal Sabato Santo e contando a ritroso quaranta giorni si giunge proprio al Mercoledì delle Ceneri precedente la prima domenica di Quaresima, saltando però le domeniche, nelle quali, secondo un'antichissima tradizione, in quei giorni non si doveva digiunare. Il computo fu accolto dal Rito Romano e si diffuse in tutto l'Occidente, tranne che nelle diocesi ambrosiane.

Il periodo conservato nelle diocesi ambrosiane è dunque calcolato utilizzando il metodo pre-medioevale di quaranta giorni che partono dalla sesta Domenica prima di Pasqua fino al Triduo Pasquale escluso che inizia appunto con i vespri del Giovedì Santo. Questo è il computo originario della Quaresima, conservatosi nel Rito Ambrosiano

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