Umberto Cerboni (Roma, 1º ottobre 1891 – Trambileno, 17 maggio 1916) è stato un militare italiano.
1º ottobre 1891 – 17 maggio 1916(24 anni)
Nato a Roma
Morto a Trambileno
Dati militari
Paese servito Italia
Forza armata esercito
Unità Brigata "Roma"
Reparto 80º Reggimento di Fanteria.
Grado tenente
Biografia
Ex-allievo della Scuola Militare Nunziatella, tenente dell'80º Reggimento di Fanteria.
Fu dispiegato con il proprio reparto nella zona tra la Val Morbia e Zocchia, un'area posta alle pendici del monte Pasubio ed attraversata dal torrente Leno di Terragnolo.
Il 15 maggio 1916 costituì con il proprio reparto uno dei punti cardine della resistenza italiana contro la Strafexpedition austriaca, posizionandosi come punta avanzata dello schieramento italiano, il quale aveva il grosso delle forze schierate sull'Isonzo.
Constatata da parte del comando generale l'impossibilità di resistere, dato che il reparto era sprovvisto di artiglieria, l'8ª compagnia della Brigata Roma, ricevette l'ordine di ripiegare sull'altipiano di Pozza, una zona a valle del Col Santo.
Una volta attestato in loco, il tenente Cerboni ricevette l'ordine di costituire una posizione di difesa avanzata, in modo da permettere al grosso delle truppe di ritirarsi sulla riva sinistra del torrente Leno. Il reparto venne presto accerchiato dalle forze austriache, che gli intimarono la resa. Umberto Cerboni, pur ferito, rifiutò di arrendersi e anzi contrattaccò seguito dai suoi uomini, la maggioranza dei quali proveniva dalle provincie di Napoli, Caserta, Benevento, Cosenza, Messina e Siracusa. Esaurite le munizioni, Cerboni proseguì l'assalto all'arma bianca, fino al quasi completo massacro dell'intero reparto, il quale guadagnò sul campo 15 medaglie d'oro al valor militare.
Al tenente Cerboni ed ai suoi uomini è stata dedicata sul monte Pasubio, nella zona di Pian delle Fugazze la cosiddetta Strada degli Eroi, originariamente una mulattiera, che è stata ampliata e migliorata a partire dal 1937 ed inaugurata il 26 giugno 1938. La strada parte dalla galleria dedicata al generale Giuseppe d’Havet e termina al rifugio Achille Papa, e lungo di essa sono collocate le effigi di Cerboni e delle altre medaglie d'oro, tra cui quella del colonnello Edoardo Suarez, anch'egli ex-allievo della Nunziatella.
Onorificenze
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro al valor militare
«In giornate che misero a dura prova il valore e la resistenza dei nostri, seppe con la compagnia al suo comando, mercé il grande ascendente morale e l’esempio del valore personale, costituire una linea di petti irremovibili. Ricevuto l’ordine di abbandonare la sua insostenibile posizione, ripiegava coi resti del valoroso reparto, riportandolo al fuoco su altro punto del fronte. Successivamente, avuto il compito di guarnire una posizione avanzata, dalla quale si sarebbe poi dovuto sferrare un contrattacco, vi si portava alla testa di un manipolo dei suoi. Accerchiato da un nugolo di nemici che gli intimarono la resa, benché conscio dell’impossibilità di compiere il suo mandato, si lanciava eroicamente nella lotta, abbattendo i più audaci col calcio del moschetto. Percosso, ferito, stretto più da vicino, neppure si arrese ed altri nemici uccideva all’arma bianca finché, sopraffatto dal numero, cadeva da eroe, fulgido esempio del più alto valore, spinto fino al consapevole sacrificio di se stesso, nel compimento del dovere. Altipiano di Pozza (Trentino), 15 - 17 maggio 1916.»
— Trambileno, 17 maggio 1916
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