lunedì 9 dicembre 2024

09 DICEMBRE - LA VENUTA

Il falò per la Venuta




Dal web
La tradizione popolare e religiosa vuole che la notte tra il 9 e il 10 dicembre, la Santa Casa di Nazareth, dove la Madonna nacque, visse, e dove ricevette l'Annuncio dall'angelo Gabriele, venisse trasportata dagli angeli in territorio marchigiano.
La festa della cosiddetta "Venuta", con il tempo, è divenuta popolare e si è arricchita di momenti che esprimessero la sincera fede e la spontanea devozione delle popolazioni marchigiane dapprima, di altre genti poi. Alcuni contadini marchigiani e varie associazioni hanno mantenuto viva la tradizione, perpetuandone la memoria con l'accensione del focaraccio, come a voler segnare il percorso di quel passaggio miracoloso nella notte buia. 


Nel calendario cattolico, il 10 dicembre è la festa della Madonna di Loreto, che celebra la traslazione della Santa Casa. Nella notte della vigilia, tra il 9 e il 10 dicembre, in tutte le Marche e in gran parte dell'Umbria specie nella Valnerina, è viva la tradizione di accendere grandi falò (i focaracci o fogaró) per "rischiarare il cammino alla Santa Casa"; si tratta dei fuochi della notte della Venuta, intendendo per "venuta" l'arrivo della Santa Casa. I fuochi si accendono alle prime ombre della sera nelle campagne, nei paesi e nelle città, compreso il capoluogo, Ancona, dove i vari rioni gareggiano per allestire il fuoco più alto e bello. Quando i focaracci sono ormai bassi i ragazzi lanciano petardi e miccette e si sfidano nell'attraversare le braci saltando, tradizionalmente per nove volte.

La tradizione vuole che i fuochi odierni ricordino quelli che nel 1291 servirono ad illuminare la strada alla Santa Casa che in volo stava giungendo a Loreto, che ancora è il centro ideale di questa festa, ed anche uno dei pochi comuni in cui sono le istituzioni stesse che si fanno interpreti della tradizione. Intorno al fuoco a volte si recitano ancora, come voleva la tradizione, le Litanie Lauretane, invocando la protezione della Madonna, "Porta del Cielo" e "Stella del mattino". In altri luoghi, il focaraccio, o fogaró ha a volte un carattere più profano.

Il falò acceso in occasione della festa assume nomi diversi a seconda della zona: focaraccio, fuocaracchio, fogaró, faone, foghèra, faore, focone, favore o anche semplicemente foco della Venuta


Nota personale
Da bambino , con gli altri ragazzini, anche io partecipavo alla raccolta legna ed all'accensione del fogarò della Venuta

Nessun commento:

Posta un commento