mercoledì 17 agosto 2022

17 AGOSTO - COLLETTIVO BIANCOROSSO - PARTE PRIMA

 COLLETTIVO BIANCOROSSO


GRANDE DORICI


Parte Prima
Introduzione
Scriverò qualche nota per i miei lettori, nella speranza che vogliano e desiderino sapere di come la squadra dorica abbia giocato, ma prima una breve presentazione.
Anni fa l’Ancona Calcio SPA, militava in serie A, guidata da allenatori della grande esperienza quali Nedo Sonetti, e Giovanni Galeone, nell’ordine un Trap ed un Ceko dei poveri, è riuscita ad arrivare buona ultima cogliendo una solo vittoria per tutto il campionato di serie A, 2003/04.
Nota che trattasi del secondo campionato in serie A dei dorici.


Ingresso Stadio Dorico
Nel Giugno/Luglio oscure manovre, o meglio la resa dei conti ed i nodi al pettine di fantomatiche operazioni finanziarie approntate dal presidente Ermanno Pieroni, cresciuto alla scuola di Gaucci (n.d.r.), hanno fatto sì che l’Ancona Calcio SPA non potesse essere iscritta al campionato di Serie B ed il conseguente fallimento della stessa.

A questo punto, gli imprenditori locali hanno tirato su due becchette, e con i soldi recuperati l’unica iscrizione possibile era la C2, il lodo Petrucci non si è potuto applicare in quanto l’azionariato non ha depositato la cifra richiesta dalla Lega a garanzia di una iscrizione nella Serie Cadetta.
Gli imprenditori delle città di mare sono sempre molto ‘tirati’ ed ‘accorti’.
La Curva

E così ecco cominciare l’avventura della C2 anno 2004/05, lo scrivente ricorda alcuni campionati di serie D, con epici scontri con le stesse squadre che adesso militano nella attuale C2.
Sì Sì Sì, serie C sulle ossa del Forlì.
C'era un altro slogan, che comprendeva anche il Fano, ma questo è consigliato per i maggiori di diciotto anni.
Questo si urlava allo Stadio ‘Dorico’, in Viale della Vittoria, dove esisteva una sola Curva con alla sommità piantati dei bei pini marittimi che nelle calde domeniche di maggio/giugno erano molto apprezzati.


A proposito lo stadio Dorico, inaugurato nel Ventennio, originariamente si chiamava giustamente 'Littorio', e comprendeva anche una discreta pista di atletica che ha visto cimentare lo scrivente in lunghi allenamenti di atletica specialità fondo, ma questa è un'altra storia.
Stadio Del Conero

Adesso si gioca allo Stadio ‘Del Conero’, questa mania di dare nomi asettici mi fa innervosire, a me piacevano dediche come: Arena Garibaldi, Stadio della Vittoria, Partenio, Cino e Lillo Del Duca, Helvia Recina e non questi anonimi mari (Stadio di Via del Mare) e monti (Stadio Delle Alpi)

E va bene, Stadio del Conero, questa volta con tutte e due le curve a disposizione degli spettatori ed una capienza di ca 23.000 persone.

1 commento:

  1. Per inciso, il mio allenatore era
    Italico Conti
    Maratoneta alle Olimpiadi di Roma 1960

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