San Paolo VI (Giovanni Battista Montini) Papa
29 maggio - Memoria Facoltativa
Concesio, Brescia, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, Roma, 6 agosto 1978
(Papa dal 30/06/1963 al 06/08/1978).
Giovanni Battista Montini, nato a Concesio (Brescia), compì gli studi fino alla licenza ginnasiale presso il collegio “Arici” dei padri Gesuiti a Brescia, per lunghi periodi come alunno esterno, causa la salute delicata. Ottenne la licenza liceale come privatista presso il Liceo classico statale “Arnaldo da Brescia”. Avvertita la vocazione sacerdotale, entrò nel Seminario di Brescia, e seguì i corsi come esterno: fu ordinato sacerdote nella cattedrale bresciana il 29 maggio 1920. Indirizzato alla carriera diplomatica, ebbe numerosi incarichi di rilievo nella Curia Romana e fu assistente ecclesiastico degli universitari cattolici italiani. Diventato arcivescovo di Milano, compì il suo ingresso solenne il 6 gennaio 1955, impegnandosi ad ascoltare la società che cambiava e indicandole Dio come unico riferimento. Fu creato cardinale dal Papa san Giovanni XXIII il 15 dicembre 1958. Eletto Papa col nome di Paolo VI il 21 giugno 1963, dichiarò immediatamente di voler portare avanti il Concilio Ecumenico Vaticano II. Alla sua conclusione, cominciò quindi a metterne in opera le deliberazioni con grande coraggio, in mezzo a ostacoli di ogni segno. In particolare pubblicò il rinnovato Messale Romano. Fu importante e profonda la sua azione ecumenica, con proficui scambi e incontri con la Chiesa anglicana e la Chiesa ortodossa. Scrisse sette encicliche e compì nove viaggi apostolici fuori dall'Italia. L'ultimo periodo della sua vita fu segnato dalla contestazione ecclesiale, cui reagì con fortezza e carità, e dall'uccisione del suo amico, l’onorevole Aldo Moro. Morì nella residenza pontificia di Castel Gandolfo il 6 agosto 1978. È stato beatificato da papa Francesco il 19 ottobre 2014. Lo stesso Pontefice lo ha canonizzato il 14 ottobre 2018. Col Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti del 25 gennaio 2019, la memoria liturgica di papa Montini è stata inserita nel calendario Romano Generale al 29 maggio, giorno della sua ordinazione sacerdotale. Nel calendario della diocesi di Milano, invece, cade il 30 maggio, anniversario della sua Prima Messa. I suoi resti mortali sono venerati nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro a Roma.
Nel presente blog verranno riportate le varie ricorrenze e gli onomastici ed i compleanni degli amici!
venerdì 29 maggio 2020
29 MAGGIO - SAN PAOLO VI
29 MAGGIO - SAN ALESSANDRO
Sant' Alessandro Protomartire trentino
29 maggio
+ Val di Non, Trentino, 29 maggio 397
I tre martiri trentini arrivavano dalla Cappadocia, furono martirizzati in Trentino. Sono Alessandro (ostiario), Sisinnio (diacono) e Martirio (lettore), ancora venerati a Trento. Vissuti nel IV secolo, i tre fanno parte della schiera di evangelizzatori giunti dalle comunità cristiane del Mediterraneo per diffondere il Vangelo in quella penisola che era un ponte naturale verso il continente. L'Italia cristiana deve la sua fede anche a santi come loro: inviati dal vescovo di Milano Ambrogio a quello di Trento Vigilio, furono arsi vivi davanti all'altare del dio Saturno. Le loro reliquie nel '97, a 1600 anni dal martirio, hanno girato le parrocchie della diocesi di Trento. (Avvenire)
Etimologia: Alessandro = protettore di uomini, dal greco
Martirologio Romano: In Val di Non nel Trentino, santi martiri Sisinio, diacono, Martirio, lettore, e Alessandro, ostiario: cappadoci di origine, fondarono in questa regione una chiesa e introdussero l’uso dei cantici di lode al Signore, finendo poi uccisi da alcuni pagani che stavano offrendo sacrifici di purificazione.
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mercoledì 27 maggio 2020
27 MAGGIO - RICORDI DI VIAGGIO - ASSISI
Oggi cade l'anniversario dell'arrivo ad Assisi, maggio 2015, alla conclusione del Cammino di Assisi.
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martedì 26 maggio 2020
26 MAGGIO - SAN ELEUTERIO
Sant' Eleuterio Papa e martire
26 maggio
m. 189
(Papa dal 175 al 189)
Greco. Nato a Nicopoli nell'Epiro, fu papa dal 175 al 189. Dopo il martirio probabilmente fu sepolto in Vaticano, vicino al corpo di san Pietro. Il suo pontificato fu segnato da movimenti ereticali che giunsero fino a Roma. Tra di essi il montanismo, che sosteneva l'imminente fine del mondo accanto a un forte rigore morale. Eleuterio fu tollerante per evitare una scissione fra i cristiani. Invece contro i marcioniti, che ammettevano tre principi e tre battesimi, e gli gnostici emanò un decreto nel quale, tra l'altro, si autorizzavano i cristiani a cibarsi con qualsiasi alimento e superare così la distinzione tra cibi puri ed impuri. Sembra inoltre che con un altro suo decreto ordinò che il giorno di Pasqua si celebrasse di domenica. Il Martirologio Romano di lui riporta: «A Roma sant'Eleuterio, papa e martire, il quale convertì alla fede di Cristo molti nobili romani, e mandò nella Gran Bretagna Damiano e Fugazio, i quali battezzarono il Re Lucio, insieme a sua moglie e a quasi tutto il popolo». (Avvenire)
Emblema: Palma
Martirologio Romano: Sempre a Roma, sant’Eleuterio, papa, al quale i celebri martiri di Lione, a quel tempo detenuti in prigione, scrissero una nobile lettera sul mantenimento della pace nella Chiesa.
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lunedì 25 maggio 2020
25 MAGGIO - SAN CANIO
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domenica 24 maggio 2020
24 MAGGIO - EMILIO BIANCHI
Emilio Bianchi
Nascita Ancona, 22 febbraio 1882
Morte Hudi Log, 24 maggio 1917
Corpo Genio militare
Reparto 84ª Compagnia, I Battaglione, 1º Reggimento Genio Zappatori
Anni di servizio 1916-1917
Grado Soldato
Guerre Prima guerra mondiale
Emilio Bianchi (Ancona, 22 febbraio 1882 – Hudi Log, 24 maggio 1917)
è stato un militare italiano, medaglia d'oro al valor militare.
Iscrizioni:
Soldato del Genio sempre primo ove più grave era il pericolo raggiungeva sotto violento fuoco la trincea nemica. Colpito da una granata avversaria che gli asportava la gamba sinistra, con mirabile sangue freddo estraeva dalla tasca un coltello e tagliando i lembi della carne sanguinante alzava nella mano destra la gamba mozzata gridando parole magnifiche di incoraggiamento ai propri compagni rivolgendosi poi al proprio Ufficiale esclamava "Viva l'Italia". Il giorno seguente perdeva la vita.
Hudi Log 24 maggio 1917
Nascita Ancona, 22 febbraio 1882
Morte Hudi Log, 24 maggio 1917
Corpo Genio militare
Reparto 84ª Compagnia, I Battaglione, 1º Reggimento Genio Zappatori
Anni di servizio 1916-1917
Grado Soldato
Guerre Prima guerra mondiale
Emilio Bianchi (Ancona, 22 febbraio 1882 – Hudi Log, 24 maggio 1917)
è stato un militare italiano, medaglia d'oro al valor militare.
Iscrizioni:
Soldato del Genio sempre primo ove più grave era il pericolo raggiungeva sotto violento fuoco la trincea nemica. Colpito da una granata avversaria che gli asportava la gamba sinistra, con mirabile sangue freddo estraeva dalla tasca un coltello e tagliando i lembi della carne sanguinante alzava nella mano destra la gamba mozzata gridando parole magnifiche di incoraggiamento ai propri compagni rivolgendosi poi al proprio Ufficiale esclamava "Viva l'Italia". Il giorno seguente perdeva la vita.
Hudi Log 24 maggio 1917
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sabato 23 maggio 2020
23 MAGGIO - PER NON DIMENTICARE
venerdì 22 maggio 2020
22 MAGGIO - SANTA RITA DA CASCIA
Santa Rita da Cascia Vedova e religiosa
22 maggio - Memoria Facoltativa
Roccaporena, presso Cascia, Perugia, c. 1381 - Cascia, Perugia, 22 maggio 1447/1457
Santa Rita nacque a Roccaporena (Cascia) verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo.
Patronato: Donne maritate infelicemente, Casi disperati
Etimologia: Rita = accorc. di Margherita
Martirologio Romano: Santa Rita, religiosa, che, sposata con un uomo violento, sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo infine con Dio; in seguito, rimasta priva del marito e dei figli, entrò nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia in Umbria, offrendo a tutti un sublime esempio di pazienza e di compunzione.
22 maggio - Memoria Facoltativa
Roccaporena, presso Cascia, Perugia, c. 1381 - Cascia, Perugia, 22 maggio 1447/1457
Santa Rita nacque a Roccaporena (Cascia) verso il 1380. Secondo la tradizione era figlia unica e fin dall’adolescenza desiderò consacrarsi a Dio ma, per le insistenze dei genitori, fu data in sposa ad un giovane di buona volontà ma di carattere violento. Dopo l’assassinio del marito e la morte dei due figli, ebbe molto a soffrire per l’odio dei parenti che, con fortezza cristiana, riuscì a riappacificare. Vedova e sola, in pace con tutti, fu accolta nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena in Cascia. Visse per quarant’anni anni nell’umiltà e nella carità, nella preghiera e nella penitenza. Negli ultimi quindici anni della sua vita, portò sulla fronte il segno della sua profonda unione con Gesù crocifisso. Morì il 22 maggio 1457. Invocata come taumaturga di grazie, il suo corpo si venera nel santuario di Cascia, meta di continui pellegrinaggi. Beatificata da Urbano VIII nel 1627, venne canonizzata il 24 maggio 1900 da Leone XIII. E’ invocata come santa del perdono e paciera di Cristo.
Patronato: Donne maritate infelicemente, Casi disperati
Etimologia: Rita = accorc. di Margherita
Martirologio Romano: Santa Rita, religiosa, che, sposata con un uomo violento, sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo infine con Dio; in seguito, rimasta priva del marito e dei figli, entrò nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia in Umbria, offrendo a tutti un sublime esempio di pazienza e di compunzione.
giovedì 21 maggio 2020
21 MAGGIO - AUGURI PEGGY
mercoledì 20 maggio 2020
20 MAGGIO - SAN BERNARDINO DA SIENA
Bernardino da Siena patrono di Offagna
Bernardino da Siena, al secolo Bernardino degli Albizzeschi (Massa Marittima, 8 settembre 1380 – L'Aquila, 20 maggio 1444), è stato un francescano e teologo italiano, appartenente all'Ordine dei Frati Minori. Fu proclamato santo nel 1450 da papa Niccolò V, appena sei anni dopo la morte.
lunedì 18 maggio 2020
18 MAGGIO - RICORDI DI VIAGGIO - ROMA
18 MAGGIO 2018 - RICORDI DI VIAGGIO - ROMA
ciao
giusto oggi, nel maggio 2018, I pellegrini raggiungevano Roma!
la Via di Francesco, da Assisi a Roma
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venerdì 15 maggio 2020
15 MAGGIO - FONDAZIONE DEI PASSIONISTI 15 MAGGIO 1741
Congregazione della Passione di Gesù Cristo (Passionisti)
La Congregazione della Passione di Gesù Cristo (in latino Congregatio passionis Iesu Christi) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti passionisti, pospongono al loro nome la sigla C.P.
La congregazione fu fondata nel 1720 da san Paolo della Croce e il primo convento fu eretto sul monte Argentario; la regola dell’istituto, approvata da papa Benedetto XIV il 15 maggio 1741, obbliga i passionisti, con un quarto voto, alla propagazione della devozione alla Passione di Gesù per mezzo di missioni e altri sacri ministeri.
I passionisti portano un tonaca nera, stretta in vita da una cintura di cuoio, e sul petto un distintivo con l’effigie di un cuore sormontato da una croce bianca con la scritta Jesu XPI Passio.
Spiritualità
– Sono uomini che vivono la gioia di essere consacrati al Signore, cioè di essere separati per appartenere a colui che tutto può nella potenza che gli è conferita dal Padre.
– Sono persone amate da Dio e scelti per amare attraverso il dono della fraternità che diviene luogo di accoglienza e di condivisione.
– Sono deboli e peccatori con i propri limiti e difetti che attraverso la preghiera e la correzione fraterna cercano di limare e tagliare.
– Sono uomini appassionati e del Calvario fanno la loro meta in questo terreno pellegrinaggio per giungere al termine della immolazione sulla nostra croce alla gloria del Padre.
– Sono una famiglia che nella diversità dei carismi e dei talenti posseduti vive la complementarità dei doni per essere segno di unione nel modo della divisione e della incomprensione.
– Sono uomini combattivi ed attenti che non si lasciano abbindolare dalle ingiustizie e dalle prevaricazioni che abbattono la spiritualità dell’uomo ma nell’annuncio della parola della Croce portano la speranza al mondo che soffre e geme in attesa della redenzione.
– Sono uomini di diverse età convocati per mezzo dello Spirito Santo a formare comunità che si sforzano di vivere il vangelo di Cristo per raggiungere la santità della vita che è riscoprire la nostra immagine e somiglianza con Dio. Hanno lasciato tutto, sono passati oltre le bellezze che il mondo offriva a ciascuno per seguire il Maestro sulla strada dell’amore secondo il carisma di San Paolo della Croce, attraverso l’ardente memoria della passione del Cristo, per recuperare in una nuova dimensione tutte le bellezze del creato.
– Sono i Passionisti dell’Addolorata che volgendo lo sguardo alla Madre affidataci ai piedi della Croce raccolgono quel sangue ed acqua che sgorgano ancora dal costato aperto del Cristo che cammina sulle strade della Campania e del Basso Lazio in attesa della Risurrezione operata dal Padre nella Potenza dello Spirito Santo.
E’ difficile presentare la loro realtà di vita, il loro amore per il Signore, il loro impegno quotidiano di fedeltà al Dio della vita che c’invita a prendere la nostra croce quotidiana per seguirlo sulla strada del Calvario, dove c’è sofferenza e dolore, ma anche gioia per la redenzione che si compie, perché occorre vivere ed è solo vivendo che si può narrare attraverso la propria esperienza l’incontro con Dio e i fratelli.
La Congregazione della Passione di Gesù Cristo (in latino Congregatio passionis Iesu Christi) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione clericale, detti passionisti, pospongono al loro nome la sigla C.P.
La congregazione fu fondata nel 1720 da san Paolo della Croce e il primo convento fu eretto sul monte Argentario; la regola dell’istituto, approvata da papa Benedetto XIV il 15 maggio 1741, obbliga i passionisti, con un quarto voto, alla propagazione della devozione alla Passione di Gesù per mezzo di missioni e altri sacri ministeri.
I passionisti portano un tonaca nera, stretta in vita da una cintura di cuoio, e sul petto un distintivo con l’effigie di un cuore sormontato da una croce bianca con la scritta Jesu XPI Passio.
Spiritualità
– Sono uomini che vivono la gioia di essere consacrati al Signore, cioè di essere separati per appartenere a colui che tutto può nella potenza che gli è conferita dal Padre.
– Sono persone amate da Dio e scelti per amare attraverso il dono della fraternità che diviene luogo di accoglienza e di condivisione.
– Sono deboli e peccatori con i propri limiti e difetti che attraverso la preghiera e la correzione fraterna cercano di limare e tagliare.
– Sono uomini appassionati e del Calvario fanno la loro meta in questo terreno pellegrinaggio per giungere al termine della immolazione sulla nostra croce alla gloria del Padre.
– Sono una famiglia che nella diversità dei carismi e dei talenti posseduti vive la complementarità dei doni per essere segno di unione nel modo della divisione e della incomprensione.
– Sono uomini combattivi ed attenti che non si lasciano abbindolare dalle ingiustizie e dalle prevaricazioni che abbattono la spiritualità dell’uomo ma nell’annuncio della parola della Croce portano la speranza al mondo che soffre e geme in attesa della redenzione.
– Sono uomini di diverse età convocati per mezzo dello Spirito Santo a formare comunità che si sforzano di vivere il vangelo di Cristo per raggiungere la santità della vita che è riscoprire la nostra immagine e somiglianza con Dio. Hanno lasciato tutto, sono passati oltre le bellezze che il mondo offriva a ciascuno per seguire il Maestro sulla strada dell’amore secondo il carisma di San Paolo della Croce, attraverso l’ardente memoria della passione del Cristo, per recuperare in una nuova dimensione tutte le bellezze del creato.
– Sono i Passionisti dell’Addolorata che volgendo lo sguardo alla Madre affidataci ai piedi della Croce raccolgono quel sangue ed acqua che sgorgano ancora dal costato aperto del Cristo che cammina sulle strade della Campania e del Basso Lazio in attesa della Risurrezione operata dal Padre nella Potenza dello Spirito Santo.
E’ difficile presentare la loro realtà di vita, il loro amore per il Signore, il loro impegno quotidiano di fedeltà al Dio della vita che c’invita a prendere la nostra croce quotidiana per seguirlo sulla strada del Calvario, dove c’è sofferenza e dolore, ma anche gioia per la redenzione che si compie, perché occorre vivere ed è solo vivendo che si può narrare attraverso la propria esperienza l’incontro con Dio e i fratelli.
giovedì 14 maggio 2020
14 MAGGIO - SANTI VITTORE E CORONA
SANTI VITTORE E CORONA
Patroni di Castelfidardo
Vittore e Corona, o Incoronata o, in greco, Stephania , sono stati due cristiani che subirono il martirio nel II secolo in Siria. Sono ricordati nel Martirologio romano il 14 maggio.
San Vittore
Santa Corona
Furono riportati nel martirologio geronimiano il 14 maggio e da qui sono stati recepiti nel Martirologio Romano alla stessa data: "In Siria, santi Vittore e Corona, martiri, che subirono insieme il martirio."
In realtà, potrebbe trattarsi di due santi anonimi, che furono venerati con i nomi riferiti alla "vittoria" della fede sulla persecuzione e alla "corona del martirio", ricordati due volte nei martirologi: il 1º aprile come Vittore e Stefania e il 14 maggio come Vittore e Corona.
I santi Vittore e Corona sono patroni di Otricoli, Feltre, Castelfidardo, Rivalta di Torino, Castelminio di Resana, Canepina, Monte Romano, Vallerano e della diocesi di Belluno-Feltre.
Patroni di Castelfidardo
Vittore e Corona, o Incoronata o, in greco, Stephania , sono stati due cristiani che subirono il martirio nel II secolo in Siria. Sono ricordati nel Martirologio romano il 14 maggio.
San Vittore
Santa Corona
Furono riportati nel martirologio geronimiano il 14 maggio e da qui sono stati recepiti nel Martirologio Romano alla stessa data: "In Siria, santi Vittore e Corona, martiri, che subirono insieme il martirio."
In realtà, potrebbe trattarsi di due santi anonimi, che furono venerati con i nomi riferiti alla "vittoria" della fede sulla persecuzione e alla "corona del martirio", ricordati due volte nei martirologi: il 1º aprile come Vittore e Stefania e il 14 maggio come Vittore e Corona.
I santi Vittore e Corona sono patroni di Otricoli, Feltre, Castelfidardo, Rivalta di Torino, Castelminio di Resana, Canepina, Monte Romano, Vallerano e della diocesi di Belluno-Feltre.
14 MAGGIO - AUGURI SIMO
martedì 12 maggio 2020
12 MAGGIO - RICORDI DI VIAGGIO - EREMO DI MONTEPAOLO
12 MAGGIO 2017 -RICORDI DI VIAGGIO - EREMO DI MONTEPAOLO
ciao
giusto oggi, nel maggio 2017, I pellegrini raggiungevano l'Eremo di MontePaolo!
Camino di Sant'Antonio - Padova- Eremo di MontePaolo
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12 MAGGIO - RICORDI DI VIAGGIO - ROMA
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giusto oggi, 12 MAGGIO 2016, I pellegrini raggiungevano Roma!
Via Francigena da Siena a Roma
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12 MAGGIO - RICORDI DI VIAGGIO - DOVADOLA
Un anno fa si concludeva il Cammino di Sant'Antonio.
Partiti da Padova il 20170430 ed arrivati a Dovadola il 20170512!
Pellegrini
Kajo
Andreas
Lina
Massimo
per approfondimenti clicca qui
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lunedì 11 maggio 2020
11 MAGGIO - AUGURI PROF
domenica 10 maggio 2020
10 MAGGIO - AUGURI NADIA
sabato 9 maggio 2020
09 MAGGIO - GIORNO DELLA MEMORIA
Il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice è una ricorrenza della repubblica Italiana istituita con la legge 4 maggio 2007 n° 56. Viene celebrato il 9 maggio di ogni anno in considerazione del fatto che il 9 maggio 1978 fu ucciso Aldo Moro.
Giorgio Ambrosoli, avvocato, ucciso nel 1979 da un killer ingaggiato da Sindona.
Vittorio Occorsio, sostituto procuratore a Roma, 47 anni, ucciso da Ordine Nuovo nel luglio del 1976.
Emilio Alessandrini, sostituto procuratore a Milano, ucciso da Prima linea il 29 gennaio 1979.
Francesco Coco, procuratore d'appello a Genova, 67 anni, ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976 con due agenti della scorta.
Nicola Giacumbi, procuratore capo a Salerno, 51 anni, ucciso dalle Brigate Rosse nel marzo del 1980.
Girolamo Minervini, direttore generale degli Istituti di pena, 61 anni, ucciso a Roma dalle Brigate Rosse.
Riccardo Palma, capo ufficio della direzione degli istituti di pena, 62 anni, ucciso a Roma dalle Brigate Rosse.
Mario Amato, pm a Roma, fu ucciso dai NAR per le indagini sull'eversione neofascista in città.
Fedele Calvosa, procuratore di Frosinone, 59 anni, nel 1978 ucciso dalle Formazioni Comuniste Combattenti.
Girolamo Tartaglione, direttore generale degli affari penali, 67 anni, ucciso a Roma dalle Brigate Rosse nel 1978.
Guido Galli, giudice istruttore a Milano, 47 anni ucciso da Prima linea nel marzo del 1980.
Aldo Moro, Presidente del Consiglio negli anni '60, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978.
Walter Tobagi, giornalista, ucciso dalla Brigata XXVIII marzo nel 1980.
Fulvio Croce, presidente dell'Ordine degli Avvocati del Tribunale di Torino, ucciso a Torino il 28 aprile 1977
venerdì 8 maggio 2020
08 MAGGIO - MADONNA DEL ROSARIO
Patrona di Falconara Marittima Madonna del Rosario
La Madonna del Rosario è una delle tradizionali e più celebri e importanti raffigurazioni nelle quali la Chiesa cattolica venera Maria: la Vergine è rappresentata con una veste azzurra e una corona del Rosario tra le mani. Si tratta di una rappresentazione particolarmente frequente nella devozione dopo la Controriforma, la cui iconografia è ripresa da quella, più antica, della Madonna della cintola.
La Madonna del Rosario è una delle tradizionali e più celebri e importanti raffigurazioni nelle quali la Chiesa cattolica venera Maria: la Vergine è rappresentata con una veste azzurra e una corona del Rosario tra le mani. Si tratta di una rappresentazione particolarmente frequente nella devozione dopo la Controriforma, la cui iconografia è ripresa da quella, più antica, della Madonna della cintola.
08 MAGGIO - MADONNA DEL ROSARIO
Patrona di Falconara Marittima Madonna del Rosario
La Madonna del Rosario è una delle tradizionali e più celebri e importanti raffigurazioni nelle quali la Chiesa cattolica venera Maria: la Vergine è rappresentata con una veste azzurra e una corona del Rosario tra le mani. Si tratta di una rappresentazione particolarmente frequente nella devozione dopo la Controriforma, la cui iconografia è ripresa da quella, più antica, della Madonna della cintola.
La Madonna del Rosario è una delle tradizionali e più celebri e importanti raffigurazioni nelle quali la Chiesa cattolica venera Maria: la Vergine è rappresentata con una veste azzurra e una corona del Rosario tra le mani. Si tratta di una rappresentazione particolarmente frequente nella devozione dopo la Controriforma, la cui iconografia è ripresa da quella, più antica, della Madonna della cintola.
giovedì 7 maggio 2020
07 MAGGIO - TERMINE DELLA II GUERRA MONDIALE
La resa della Germania Nazista viene firmata il 7 maggio a Reims tra la Germania e gli anglo-americani
ma, per volere di Stalin, viene firmata una seconda resa a Berlino nella tarda sera dell'8 maggio (già il 9 maggio a Mosca), per cui, mentre Stati Uniti dichiarano l'8 maggio il giorno della vittoria in Europa, secondo il tempo di Mosca la resa della Germania avviene il 9 maggio, quindi l'anniversario della vittoria viene proclamato il 9 maggio.
Foto simbolo della fine della II Guerra Mondiale |
ma, per volere di Stalin, viene firmata una seconda resa a Berlino nella tarda sera dell'8 maggio (già il 9 maggio a Mosca), per cui, mentre Stati Uniti dichiarano l'8 maggio il giorno della vittoria in Europa, secondo il tempo di Mosca la resa della Germania avviene il 9 maggio, quindi l'anniversario della vittoria viene proclamato il 9 maggio.
mercoledì 6 maggio 2020
06 MAGGIO - RICORDI DI VIAGGIO - SANTIAGO DI COMPOSTELA
06 MAGGIO 2010 - RICORDI DI VIAGGIO - SANTIAGO DI COMPOSTELA
CAMMINO PRIMITIVO DA LUGO A SANTIAGO
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CAMMINO PRIMITIVO DA LUGO A SANTIAGO
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martedì 5 maggio 2020
05 MAGGIO - EI FU SICCOME IMMOBILE
Il cinque maggio
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attònita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attònita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di piè mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
lunedì 4 maggio 2020
04 MAGGIO - SAN CIRIACO
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domenica 3 maggio 2020
03 MAGGIO - SACRO CHIODO
Sacro Chiodo di Milano
La più antica menzione del Sacro Chiodo di Milano è del 1389, in cui si fa menzione di una richiesta a Giangaleazzo Visconti a vantaggio della cattedrale metropolitana, dove era riposto ab antiquo uno dei chiodi con cui fu crocifisso il Salvatore. La tradizione fa risalire la presenza del Chiodo a Milano dall'epoca di Ambrogio, ma esistono numerose altre ipotesi sul suo arrivo: messo in salvo spedendolo dopo la furia inconoclasta di Leone Isaurico (sec. VIII), o arrivato con le reliquie dei Magi deposti poi nella basilica di Sant'Eustorgio, o ancora donato al vescovo Arnolfo II da Ottone III; altri ancora ipotizzano che sia arrivato con le Crociate.
Il chiodo si trova ancora oggi sospeso sopra l'altare maggiore, attaccato alla chiave di volta, e secondo la tradizione è uno dei due provenienti dal morso del cavallo di Costantino I.
Il Sacro Chiodo è oggi conservato in una nicchia contenuta in una copia della serraglia in rame dorato con il rilievo del Padreterno (oggi nel Museo del Duomo). Anche se sospeso molto in alto, una luce rossa lo rende visibile da tutta la cattedrale. Il chiodo è prelevato dall'arcivescovo e mostrato ai fedeli ogni 3 maggio, festa dell'"Invezione della Santa Croce" (cioè del ritrovamento della Croce), ora viene portato in processione il 14 settembre, festa dell'Esaltazione della Santa Croce. Per prelevare il chiodo dalla sua custodia viene utilizzata la seicentesca nivola, un curioso ascensore oggi meccanizzato.
sabato 2 maggio 2020
02 MAGGIO - ROGO DEGLI EBREI MARRANI
Papa Paolo III li ricevette ad Ancona per motivi commerciali, e concesse libertà completa "a tutte le persone dal Portogallo e dall'Algarve, anche se appartenenti alla classe dei neo-cristiani". Tremila ebrei e marrani portoghesi vivevano ad Ancona nel 1553. Due anni dopo papa Paolo IV emanò degli ordini per far sì che tutti i marrani venissero gettati in prigione dall'inquisizione che aveva istituito. Sessanta di loro, che riconobbero la fede cattolica come penitenti, vennero trasportati sull'isola di Malta o inviati ai remi delle galere; ventiquattro, che non vollero "riconciliarsi" e restarono fedeli al ritorno al giudaismo, vennero strangolati e bruciati al rogo in pubblico (maggio 1556);
Il rogo avvenne al Campo della Mostra.
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venerdì 1 maggio 2020
01 MAGGIO - PRIMO MAGGIO
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