martedì 17 giugno 2025

17 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO



17 GIUGNO 1970


In questo giorno nel 1970, si giocò un'epica partita di calcio tra le nazionali di Italia e Germania (ovest quella volta)




Per  chi l'ha vista in diretta, ancora si possono vivere le emozioni e le gioie, chi non l'ha vista, peccato, si deve accontentare delle videocassette/DVD.
Ah, ah, ah direbbe ilmaestrocanonici


17 giugno 1970, ore 16:00 UTC-6

Italia 4 – 3 Germania Ovest
(d.t.s.)
 Stadio Azteca
Arbitro:  Messico Yamasaki


Italia


GK 1 Enrico Albertosi
DF 2 Tarcisio Burgnich
DF 3 Giacinto Facchetti (c)
DF 5 Pierluigi Cera
DF 8 Roberto Rosato Uscita al 91’ 91’
MF 10 Mario Bertini
MF 15 Sandro Mazzola Uscita al 46’ 46’
MF 16 Giancarlo De Sisti
FW 13 Angelo Domenghini
FW 20 Roberto Boninsegna
FW 11 Luigi Riva
Sostituzioni:
MF 14 Gianni Rivera Ingresso al 46’ 46’
DF 4 Fabrizio Poletti Ingresso al 91’ 91’
CT:
Italia Ferruccio Valcareggi 


Germania Ovest

GK 1 Sepp Maier
RB 7 Berti Vogts
CB 15 Bernd Patzke Uscita al 66’ 66’
CB 5 Willi Schulz
LB 3 Karl-Heinz Schnellinger
CM 4 Franz Beckenbauer
CM 12 Wolfgang Overath
RW 20 Jürgen Grabowski
CF 9 Uwe Seeler (c)
CF 13 Gerd Müller
LW 17 Hannes Löhr Uscita al 52’ 52’
Sostituzioni:
MF 14 Reinhard Libuda Ingresso al 52’ 52’
MF 10 Sigfried Held Ingresso al 66’ 66’
CT:
Germania Ovest Helmut Schön

lunedì 16 giugno 2025

16 GIUGNO - AUGURI SALVY


16  GIUGNO

TEMPO DI AUGURI
AUGURISSIMI Salvatore







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domenica 15 giugno 2025

sabato 14 giugno 2025

14 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO


Alle 20.55 del 14 giugno 1972, per 15 secondi un terremoto del 10º grado della scala Mercalli
(magnitudo 5.9) scosse Ancona.




Alle 20.55 del 14 giugno 1972, per 15 secondi un terremoto di magnitudo 5.9 della scala Richter, del 10º grado della scala Mercalli scosse nuovamente Ancona.

 La lunga durata, oltre che l'intensità, di questa serie sismica fu disastrosa per la città. Tutti gli edifici, abitazioni, aziende, uffici pubblici, furono lesionati in modo più o meno grave.
 La scossa ebbe una durata di circa 20 secondi e causò ulteriori gravi danni agli edifici che erano stati lesionati dalle scosse precedenti. Si ebbero lesioni e crolli di cornicioni, molti vetri andarono in frantumi; crollarono soffitti, comignoli, balconi, grondaie; si formarono crepature nei pavimenti, fenditure e deformazioni nei muri; in particolare, sono documentati danni in via Scosciacavalli.
Due edifici crollarono in via delle Grazie e in piazza Padella e circa 50 persone furono ferite o contuse; si ebbero molti crolli parziali nella zona di piazza della Repubblica e in via Colle Verde. Furono riscontrate fenditure nei muri interni di riempimento in edifici in cemento armato. La scossa causò danni alla sede comunale e, secondo una dichiarazione del Presidente della Regione Giuseppe Serrini riportata in una corrispondenza giornalistica, rese inabitabili altre centinaia di abitazioni. Fu lesionato il Viadotto della Ricostruzione, che venne chiuso al traffico. In via Frediani crollarono i pavimenti di alcuni appartamenti; in corso Amendola il muro di un edificio crollò sulla strada, travolgendo quattro automobili e tre motocicli. Crolli si ebbero anche in via Cialdini, in via Petrarca, e nella zona del Pinocchio. Dal campanile della Chiesa del Sacramento di piazza della Repubblica si distaccò una grossa palla di granito. Nella parte vecchia della città, già danneggiata dalle scosse di gennaio e febbraio, molte case subirono dissesti soprattutto nei muri portanti. Crollò parte del tetto e del sottotetto della chiesa di San Domenico; alcune balconate interne caddero fracassando le suppellettili dell’arredamento. Il palazzo dell’ENEL fu gravemente lesionato; l’ospedale psichiatrico dovette essere sgombrato. Gravi danni subì anche l’Ospedale Regionale, che ebbe due padiglioni lesionati: quasi tutti i degenti preferirono dimettersi. Lesioni subirono anche la sede dell’Ammiragliato e la caserma dei Vigili del Fuoco. Alcune guglie della Mole Vanvitelliana subirono danni. Anche in molte abitazioni nei quartieri nuovi si formarono crepe, ma solo all’interno, nei muri divisori. Vi furono numerosi allagamenti. Tre uomini morirono di infarto. Alcune persone furono contuse. Gran parte degli abitanti lasciò la città per paura di nuove scosse. In seguito alla scossa del 15 giugno, la Marina Militare inviò ad Ancona per i soccorsi alla popolazione le navi "Quarto" e "Anteo", con a bordo materiali, viveri, un ospedale da campo e 110 uomini del battaglione San Marco. Da La Spezia furono inviati una colonna di soccorso e tre elicotteri. Il Comando Militare della Regione Tosco-Emiliana dispose l’invio di un ospedale da campo col nucleo ufficiali medici e una colonna mobile, di 2.000 coperte da campo, 400 materassini pneumatici, 65 tende di varia grandezza, gruppi elettrogeni, cucine rotabili e complessi per acqua potabile.

venerdì 13 giugno 2025

giovedì 12 giugno 2025

12 GIUGNO - ANNIVERSARIO DELLO SCONTRO DI MONTEMARINO


L'assedio del 1849

Il 12 giugno 1849 avvenne lo scontro a Montemarino, nei pressi dell'accampamento austriaco.

Qui perse la vita il comandante dei difensori anconetani Giovanni Gervasoni.



12 GIUGNO - AUGURI ALBION


TEMPO DI AUGURI
AUGURISSIMI Claudio

Albion




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martedì 10 giugno 2025

10 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO - 1° CONFLITTO MONDIALE

la Szent István fu affondata il 10 giugno 1918 nei pressi dell'isola di Premuda in Dalmazia in seguito ad un attacco di motosiluranti italiane, operazione in seguito celebrata come Impresa di Premuda.



Szent István

M.A.S.


10 GIUGNO - CAMPIONI DEL MONDO


CAMPIONI DEL MONDO PER LA PRIMA VOLTA
ROMA, 10 GIUGNO 1934




LE SQUADRE:

ITALIA: Combi, Monzeglio, Allemandi, Ferraris, Monti, Bertolini, Guaita, Meazza, Ferrari, Schiavio, Orsi. CT: Pozzo

CECOSLOVACCHIA: Plánicka, Ctryoki, Zenisek, Krcil, Cambal, Kostalek, Puc, Nejedly, Sobotoka, Svoboda, Junek. CT: Petru











10 GIUGNO - CAMPIONI D'EUROPA - SECONDA E DEFINITIVA FINALE


10 GIUGNO 1968 - CAMPIONI D'EUROPA
RIPETIZIONE FINALE


La finale del campionato europeo di calcio 1968 si è disputata l'8 e il 10 giugno 1968 allo Stadio Olimpico di Roma tra la Nazionale italiana e quella jugoslava.
L'atto conclusivo della manifestazione ha visto prevalere l'Italia, che ha battuto per 2-0 la Jugoslavia nella ripetizione della finale disputata due giorni prima e terminata in pareggio per 1-1 dopo i tempi supplementari.
Per l'Italia si è trattato del primo successo nella competizione.


Ripetizione
Roma
10 giugno 1968, ore 21:15 UTC+2

Italia  2 – 0 Jugoslavia Stadio Olimpico (32.866 spett.)


Arbitro:  Spagna Ortiz de Mendíbil
Riva Gol 12’
Anastasi Gol 31’ Marcatori


P 22 Dino Zoff
D 5 Tarcisio Burgnich
D 10 Giacinto Facchetti (c)
D 12 Aristide Guarneri
D 19 Roberto Rosato
D 20 Sandro Salvadore
C 8 Giancarlo De Sisti
C 15 Sandro Mazzola
A 2 Pietro Anastasi
A 9 Angelo Domenghini
A 17 Luigi Riva
Allenatore:
Italia Ferruccio Valcareggi

ITA-YUG 1968-06-10.svg

P 1 Ilija Pantelić
D 2 Mirsad Fazlagić (c)
D 5 Blagoje Paunović
D 6 Dragan Holcer
D 3 Milan Damjanović
C 21 Dobrivoje Trivić
C 15 Miroslav Pavlović
C 16 Jovan Aćimović
A 22 Idriz Hošić
A 9 Vahidin Musemić
A 11 Dragan Džajić
Allenatore:
Jugoslavia Rajko Mitić

domenica 8 giugno 2025

08 GIUGNO - CAMPIONI D'EUROPA - PRIMA FINALE


08 GIUGNO 1968 - CAMPIONI D'EUROPA
PRIMA FINALE



Roma

8 giugno 1968, ore 21:15 UTC+2


Italia 1 – 1 (d.t.s.) Jugoslavia


Stadio Olimpico (68.817 spett.)

Arbitro:  Svizzera Dienst

Domenghini Gol 80’ Marcatori Gol 39’ Džajić


P 22 Dino Zoff

D 5 Tarcisio Burgnich

D 7 Ernesto Castano

D 10 Giacinto Facchetti (c)

D 12 Aristide Guarneri

C 11 Giorgio Ferrini

C 13 Antonio Juliano

C 14 Giovanni Lodetti

A 2 Pietro Anastasi

A 9 Angelo Domenghini

A 16 Pierino Prati

Allenatore:

Italia Ferruccio Valcareggi

ITA-YUG 1968-06-08.svg

P 1 Ilija Pantelić

D 2 Mirsad Fazlagić (c)

D 5 Blagoje Paunović

D 6 Dragan Holcer

D 3 Milan Damjanović

C 21 Dobrivoje Trivić

C 15 Miroslav Pavlović

C 16 Jovan Aćimović

A 7 Ilija Petković

A 9 Vahidin Musemić

A 11 Dragan Džajić

Allenatore:

Jugoslavia Rajko Mitić

sabato 7 giugno 2025

07 GIUGNO - AUGURI LORENZ


07 GIUGNO
TEMPO DI AUGURI
AUGURISSIMI Lorenz


Lorenzo
Lorenz

07 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO


07 GIUGNO 1914 -  SETTIMANA ROSSA DI ANCONA - 14 GIUGNO 2014

La Settimana rossa fu la conseguenza di un'insurrezione popolare sviluppatasi ad Ancona e propagatasi dalle Marche alla Romagna, alla Toscana e ad altre parti d'Italia, tra il 7 e il 14 giugno 1914, per contestare una serie di riforme introdotte da Giovanni Giolitti



venerdì 6 giugno 2025

giovedì 5 giugno 2025

05 GIUGNO - ANNIVERSARIO FONDAZIONE CARABINIERI


FESTA ANNIVERSARIO DELL'ARMA DEI CARABINIERI


E' stata fissata al 5 giugno di ogni anno con la seguente circolare del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri n. 204/41-1914 dei 7 aprile 1921:



" Avendo le aspre vicende della passata guerra rese, nella storia di ogni Arma e Corpo, alcune date particolarmente memorabili per sacrifici eroici compiuti o per il conferimento di alte ricompense, il Ministero della guerra ebbe non ha guari a disporre che apposita Commissione stabilisse, ex novo, quale dovesse essere la data della festa anniversaria di ciascun'Arma o Corpo.

Ora il prefato Ministero, mentre ha comunicato che verranno fra breve, e non appena saranno ultimati i relativi studi tuttora in corso, emanate disposizioni al riguardo, ha avvertito che la festa anniversaria dell'Arma, colle disposizioni stesse, sarà fissata al 5 giugno di ogni anno - data di concessione della medaglia d'oro all'Arma medesima - e che, ciò stante, la celebrazione di essa dovrà essere fatta anche per l'anno in corso alla data anzidetta.

Quanto sopra si comunica per opportuna conoscenza e norma di codesto Comando e di quelli dipendenti".





mercoledì 4 giugno 2025

04 GIUGNO - CAMMINI CHE PASSIONE - VIA ROMEA GERMANICA


 Dal 01 al 05 ottobre 2021, i due pellegrini Ugo ed ildorico, hanno percorso la Via Romea Germanica dal Brennero (Brenner) a Chiusa (Klausen)




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domenica 1 giugno 2025

01 GIUGNO - SAN CLAUDIO


San Claudio di Vienne Vescovo

1 giugno

sec. V



Vescovo a Vienne dal 421 al 440.



San Claudio è il quindicesimo vescovo della diocesi soppressa nel 1790 di Vienne. Succede a Saint Jérôme vescovo nel 421 e precede Saint Nizier ou Nicet, vescovo verso 449.
Verosimilmente governò la diocesi intorno al 440.
Mentre governava la diocesi partecipò al concilio di Orange nel 441, dove discussero di questioni pratiche della vita della chiesa, inclusa l'affermazione sul dovere del celibato per coloro che sono in stato clericale. Partecipò anche al sinodo locale di Vaison nel 442 dove si discusse della Trinità, delle offerte e sepolture dei morenti e dell’unzione a Pasqua di preti e diaconi.
Di San Claudio ignoriamo sia la data di nascita che quella di morte. Fa parte di quei cinquanta vescovi che ressero la diocesi dalle origini del periodo romano al periodo carolingio fino all’anno mille, che sono stati tutti canonizzati.
Sicuramente Salviano a dedicato a San Claudio in suo commentario all’Ecclesiaste oggi andato perduto.
La sua festa secondo il martirologio geronimiano è stata fissata all’1 giugno.