Nel presente blog verranno riportate le varie ricorrenze e gli onomastici ed i compleanni degli amici!
giovedì 30 novembre 2023
30 NOVEMBRE - SAN ANDREA APOSTOLO
Sant' Andrea Apostolo
30 novembre
Bethsaida di Galilea - Patrasso (Grecia), ca. 60 dopo Cristo
All’apostolo Andrea spetta il titolo di 'Primo chiamato'. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui.
La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.
Commovente è la 'passione' – anch’essa tardiva – che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso a una croce particolare fatta ad X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca, nella sua stessa forma, l’iniziale greca del nome di Cristo. La Legenda aurea riferisce che Andrea andò incontro alla sua croce con questa splendida invocazione sulle labbra: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue… Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti… Accoglimi e portami dal mio Maestro».
mercoledì 29 novembre 2023
29 NOVEMBRE - ANCONETANO FUORI SEDE - LA TOGNA
martedì 28 novembre 2023
28 NOVEMBRE - INTRODUZIONE AL CALENDARIO DELL'AVVENTO
Un calendario dell'avvento mostra i giorni rimanenti fino alla vigilia di Natale. Si tratta di un'usanza molto diffusa nei paesi di lingua tedesca, dedicata ai bambini per accompagnare il periodo di attesa della grande festa.
dal web
Origini storiche
I calendari tradizionali iniziano il conto la prima domenica dell'avvento, mentre oggi si usa iniziare il primo dicembre. A partire dal 1920 si diffondono in Germania calendari di cartone con 24 finestre riempite con forme di cioccolata raffiguranti motivi natalizi. I calendari dell'avvento di questo tipo conoscono una diffusione sempre più ampia in Europa e negli Stati Uniti.
Per conoscere il Calendario dell'Avvento de Ildorico, clicca qui.
buona visione
lunedì 27 novembre 2023
27 NOVEMBRE - AUGURI MANU
domenica 26 novembre 2023
26 NOVEMBRE - SAN CORRADO
San Corrado di Costanza Vescovo
900 c. - 26 novembre 975
Nato verso il 900 dal guelfo conte Enrico di Altdorf ed entrato come «frater adscriptus» nel monastero di San Gallo, fu affidato alla scuola della cattedrale di Costanza per esservi educato allo stato clericale. Nel 934, in presenza di sant'Ulrico, vescovo di Augusta, venne eletto vescovo di Costanza. Benché non abbia svolto un'attività politica, sembra fosse molto apprezzato da Ottone I al cui seguito probabilmente si trovò durante il viaggio a Roma per l'incoronazione imperiale (964). Secondo una notizia leggendaria sarebbe stato tre volte a Gerusalemme. Morì il 26 novembre 975 e fu sepolto nella basilica di San Maurizio, da lui costruita. Callisto II, in una lettera del 28 marzo 1123, indirizzata al vescovo, clero e popolo di Costanza, dichiarò Corrado santo. (Avvenire)
Etimologia: Corrado = consigliere audace, dal tedesco
26 NOVEMBRE 2023 - TERZA DOMENICA DI AVVENTO - RITO AMBROSIANO
DOMENICA DELLE PROFEZIE ADEMPIUTE
Tempo di Avvento
Particolarità del tempo di Avvento, dedicato alla preparazione del Natale, è la sua lunghezza è di sei settimane anziché quattro come nel rito romano. Inizia la prima domenica dopo il giorno di San Martino (11 novembre) e prevede sempre 6 domeniche (quando il 24 dicembre cade di domenica, è prevista la celebrazione di una Domenica Prenatalizia). Gli ultimi giorni dell'Avvento sono le ferie dell'Accolto e costituiscono la novena di Natale.
Nel rito ambrosiano è previsto il colore morello (un colore simile al viola), tranne nell'ultima domenica (detta "dell'Incarnazione") nella quale si usa il bianco.
domenica della venuta del Signore
domenica dei figli del regno
domenica delle profezie adempiute
domenica dell'ingresso del Messia
domenica del precursore
domenica dell'Incarnazione
sabato 25 novembre 2023
25 NOVEMBRE - ANNIVERSARIO AVVIO BORSA TELEMATICA AZIONARIA - MTA
25 NOVEMBRE 1991
A Milano parte il Mercato Telematico Azionario, MTA
venerdì 24 novembre 2023
24 NOVEMBRE - SAN FLAVIANO
giovedì 23 novembre 2023
23 NOVEMBRE - MEMORIE SENZA TEMPO - TERREMOTO IRPINIA
6,9 Richter
X/XI Mercalli
Dopo la Seconda guerra mondiale, il più terribile terremoto in Italia, con una durata della scossa eccezionale: 90 secondi. Furono devastate diverse zone tra la Campania e la Basilicata, con danni ingentissimi, soprattutto nell'area dell'Irpinia. Vennero distrutti numerosi paesi. A Napoli, nel quartiere di Poggioreale, crolla un palazzo di diversi piani, provocando 52 morti. Danni ingenti nelle province di Avellino, Salerno, Benevento, Matera e Potenza. 8.000 i feriti e 250.000 senzatetto.
Teora |
mercoledì 22 novembre 2023
22 NOVEMBRE - SAN MARTINO - POESIA
San Martino
poesia di Giosuè Carducci.
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
martedì 21 novembre 2023
21 NOVEMBRE - VIRGO FIDELIS
lunedì 20 novembre 2023
20 NOVEMBRE - RICORDI DI VIAGGIO - ILLERTISSEN
It's 'NOT' a Long Way to Illertissen
Un anno fa la conferenza del 20/11/2017
Von Assisi nach Rome!
ciaooooooooooooooooooooooooooo
Per Approfondire : clicca qui
domenica 19 novembre 2023
19 NOVEMBRE - MEMORIE SENZA TEMPO - ARTURO VECCHINI
Biografia
Fu direttore del "Corriere delle Marche", avvocato, poi sindaco di Ancona e deputato nelle file dei liberali
Massone, non si sa dove e quando fu iniziato, ma il 12 febbraio 1887 fu affiliato Maestro massone nella Loggia Giuseppe Garibaldi di Ancona, e nel 1890 ne fu eletto Maestro venerabile[2].
19 NOVEMBRE 2023 - SECONDA DOMENICA DI AVVENTO - RITO AMBROSIANO
sabato 18 novembre 2023
18 NOVEMBRE - SERVO DI DIO MARIO VERGARA
Servo di Dio Mario Vergara Missionario martire
.
Frattamaggiore (NA), 18/11/1910 – Shadaw (Birmania), 25 maggio 1950
Giovane missionario, gloria del suo Istituto Religioso e della sua terra Campana. Mario Vergara nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 18 novembre 1910, ultimo dei nove figli di Gennaro Vergara e Antonietta Guerra e due giorni dopo venne battezzato nella parrocchia arcipretale di S. Sossio (Diocesi di Aversa).
Una volta terminate le Scuole Elementari nel 1921, vincendo l’opposizione del padre, entrò nel Seminario di Aversa, ma spinto dal desiderio di amare Dio nei fratelli lontani e non credenti, a 19 anni nel 1929 entrò nel Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), fondato dal venerabile mons. Angelo Ramazzotti (1800-1861), vescovo di Pavia e patriarca di Venezia, che ha dato alla Chiesa tanti santi sacerdoti missionari, fra i quali il beato Paolo Manna (1872-1952).
Nella Casa di Monza iniziò il terzo anno di liceo, ma prima del termine dell’anno scolastico, fu costretto a ritornare in famiglia per gravi motivi di salute (forti attacchi di appendicite e addirittura una peritonite).
Una volta guarito, pensò bene di non esporre il suo debole fisico ai freddi invernali del Nord Italia, pertanto riprese gli studi momentaneamente nel Seminario Campano di Posillipo a Napoli, diretto dai Padri Gesuiti.
A 23 anni il 31 agosto del 1933 rientrò nel PIME, frequentando a Milano l’ultimo anno di teologia e il 24 agosto 1934 fu ordinato sacerdote.
Dopo qualche giorno, dopo aver salutato perenti ed amici, padre Mario Vergara venne inviato in Birmania, dove giunse a Toungoo alla fine di ottobre 1934; qui si dedicò allo studio delle lingue delle tribù cariane e dopo qualche mese gli venne assegnato il distretto di Citaciò, della tribù dei Sokù con 29 villaggi.
Si faceva amare da tutti e tutti avevano una grande stima di lui, anche i sacerdoti indigeni; aveva un cuore d’oro, prediligeva i più piccoli e gli ammalati che assisteva e accudiva con grande dedizione.
Era sacerdote, educatore, medico, amministratore e spesso anche giudice ed arbitro; divenne per tutti, cattolici e non, un punto di riferimento, noncurante dei disagi, del maltempo, della malaria che spesso lo attaccò.
Ma sul mondo incombeva l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il 10 giugno 1940 l’Italia dichiarò guerra all’Inghilterra che aveva il protettorato sulla Birmania oggi Myanmar.
Tutti i missionari italiani furono considerati fascisti, costretti ad interrompere tutte le attività e il 21 dicembre 1941 furono inviati nei campi di concentramento inglesi situati in India.
Dopo tre anni, verso la fine del 1944 alcuni missionari compreso padre Mario Vergara, furono rilasciati e quindi poterono ritornare alle loro missioni.
Il suo fisico si era molto indebolito, perché oltre alla spossatezza dovuta alla detenzione di quegli anni, aveva subito alcuni interventi chirurgici, fra cui l’asportazione di un rene.
Ormai temeva di essere rimpatriato, perché considerato inutile, ma in realtà non fu così, mons. Lanfranconi vescovo di Toungoo gli espose il suo progetto di fondare una nuova missione all’estremità della frontiera orientale della Diocesi missionaria di Toungoo; padre Vergara accettò con entusiasmo e partì da solo; nel 1947 fondò la missione e poi parrocchia di Shadaw.
I suoi sforzi apostolici diedero subito ottimi risultati, provocando però il risentimento dei protestanti battisti; intanto in Birmania, che nel 1948 aveva ottenuta l’indipendenza dall’Inghilterra, scoppiò la guerra civile.
La posizione di padre Mario Vergara diventò molto precaria, anche per la sua opposizione forte e coraggiosa ai soprusi delle truppe cariane ribelli di religione battista, le quali opprimevano l’indifesa popolazione, requisendo viveri e imponendo tasse insopportabili.
Il 24 maggio 1950 padre Vergara, accompagnato dal suo catechista, il maestro Isidoro, si recò a Shadaw per protestare per un torto subito e lì vennero arrestati come spie del governo centrale; all’alba del 25 maggio 1950 furono uccisi a colpi di fucile e i loro corpi rinchiusi in sacchi, gettati nel fiume Salween e non più ritrovati; con loro fu ucciso anche padre Pietro Galastri, che dal 1948 era giunto a Shadow ad aiutare padre Vergara.
venerdì 17 novembre 2023
17 NOVEMBRE - AUGURI ANDREA
giovedì 16 novembre 2023
16 NOVEMBRE - ALDO FIORINI
Nascita Ancona, 4 Marzo 1916
Morte Vizakulit (Albania), 16 Novembre 1940
Cause della morte caduto in combattimento
Dati militari
Arma Fanteria
Corpo 5º Reggimento bersaglieri
Anni di servizio 1940
Grado Sottotenente di complemento
Guerre Seconda guerra mondiale
Campagne Campagna italiana di Grecia
Aldo Fiorini (Ancona, 4 marzo 1916 – Vizakulit (Albania), 16 novembre 1940)
è stato un militare italiano. Sottotenente nel 5º Reggimento Bersaglieri della Divisione Corazzata “Centauro”, ha combattuto sul fronte greco durante la seconda guerra mondiale.
Decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
mercoledì 15 novembre 2023
15 NOVEMBRE - AUGURI LUCIO
martedì 14 novembre 2023
14 NOVEMBRE - MEMORIE SENZA TEMPO - GOL STORICI
Goal di Capello - England-Italy 0-1, Wembley Stadium - 14 novembre 1973
Questo gol rimarrà sempre nella mia memoria, trattasi della prima vittoria della Nazionale Italiana sugli Inglesi in Inghilterra
Questo ed altri due gol, storici, non li dimenticherò mai.
P.S.- sul mio personalissimo cartellino, i tre più bei gol che mi hanno entusiasmato, non pretendo che siano dal punto di vista tecnico, eccezionali, ma sono quelli più 'passionali'
- Del Piero, Germania-Italia - Campionati del Mondo del 2006
- Capello, Inghilterra-Italia, amichevole 1973
- Rivera, Germania Ovest-Italia - Campionati del Mondo del 1970
lunedì 13 novembre 2023
domenica 12 novembre 2023
12 NOVEMBRE 2023 - PRIMA DOMENICA DI AVVENTO - RITO AMBROSIANO
DOMENICA DELLA VENUTA DEL SIGNORE
Tempo di Avvento
Inizia la prima domenica dopo il giorno di San Martino (11 novembre) e prevede sempre 6 domeniche (quando il 24 dicembre cade di domenica, è prevista la celebrazione di una Domenica Prenatalizia). Gli ultimi giorni dell'Avvento sono le ferie dell'Accolto e costituiscono la novena di Natale.
Tempo di Avvento
Particolarità del tempo di Avvento, dedicato alla preparazione del Natale, è la sua lunghezza è di sei settimane anziché quattro come nel rito romano. Inizia la prima domenica dopo il giorno di San Martino (11 novembre) e prevede sempre 6 domeniche (quando il 24 dicembre cade di domenica, è prevista la celebrazione di una Domenica Prenatalizia).
Gli ultimi giorni dell'Avvento sono le ferie dell'Accolto e costituiscono la novena di Natale.
Nel rito ambrosiano è previsto il colore morello (un colore simile al viola), tranne nell'ultima domenica (detta "dell'Incarnazione") nella quale si usa il bianco.
domenica della venuta del Signore
domenica dei figli del regno
domenica delle profezie adempiute
domenica dell'ingresso del Messia
domenica del precursore
domenica dell'Incarnazione
12 NOVEMBRE - BEATO GABRIELE FERRETTI
Nasce nella nobile famiglia anconetana dei Ferretti, dal conte Liverotto e dalla dama Alvisia. A 18 anni entra nell'Ordine dei Frati Minori francescani nel convento anconetano presso la chiesa di San Francesco ad Alto, lasciando le enormi ricchezze della sua famiglia d'origine ed inizia a studiare filosofia e teologia con ottimi risultati. Secondo la tradizione aveva spesso apparizioni della Madonna e con la sua benedizione curò molti ammalati. Nel 1425 fu nominato guardiano del convento di Ancona e, nel 1434, vicario provinciale. Fondò i conventi di Santa Maria delle Grazie a San Severino Marche, San Nicolò ad Ascoli Piceno e della Santissima Annunziata ad Osimo.
La sua vita continuò comunque a rimanere all'interno del monastero, dove morì nel 1456; San Giacomo della Marca diresse l'elogio funebre davanti al Senato ed al popolo anconitano. Le sue spoglie ebbero un'umile sepoltura, nella nuda terra, a sinistra della porta dell'adiacente chiesa di San Francesco ad Alto; nel 1489 il corpo fu traslato in un sepolcro marmoreo fatto scolpire dalla sorella Paolina Ferretti, posto accanto all'altare della chiesa.
Numerosi miracoli avvennero per intercessione del frate Gabriele, che il 9 settembre 1753 venne proclamato beato da papa Benedetto XIV; egli viene festeggiato il 12 novembre.
Dopo la secolarizzazione della chiesa e la sua trasformazione in ospedale militare, il corpo del beato venne traslato il 14 maggio 1862 nella Cripta dei Protettori del duomo di Ancona e successivamente, il 30 gennaio 1943, nella chiesa di San Giovanni Battista, affidata a quegli stessi frati minori fra i quali il Beato Ferretti svolse tutto il suo servizio sacerdotale.
sabato 11 novembre 2023
11 NOVEMBRE - SAN MARTINO
SAN MARTINO
venerdì 10 novembre 2023
10 NOVEMBRE - BEATA MANUELA
Beata Emanuela del Sacro Cuore di Gesù (Manuela Arriola Uranga) Vergine e martire
10 novembre
Beatificata il 28 ottobre 2007.
giovedì 9 novembre 2023
09 NOVEMBRE - INTRODUZIONE ALL'AVVENTO DEL RITO AMBROSIANO
INTRODUZIONE ALL'AVVENTO DEL RITO AMBROSIANO
Avvento Ambrosiano
Tempo di attesa e speranza
Il Tempo di Avvento è composto di sei settimane, la prima domenica è fissata dopo la festa di S. Martino (11 novembre). A partire dal 17 dicembre (o dal 18 se il 17 cade in domenica) fino al 23 dicembre incluso, è costituito dalle "ferie prenatalizie de Exceptato".
Le Domeniche
Nella successione delle domeniche la liturgia d'Avvento rinnova l'aspirazione di Israele e dell'intero creato alla salvezza. L'itinerario delle prime cinque domeniche è evidenziato dalla titolatura di ciascuna di esse, cui corrisponde la scelta delle letture nei tre anni:
La venuta del Signore (il Vangelo tratta della seconda venuta di Gesù nella gloria).
I figli del Regno (il Vangelo tratta dell'invito alla conversione che Giovanni Battista rivolge ai propri discepoli per essere pronti alla venuta del Messia).
Le profezie adempiute (il Vangelo tratta dell'adempimento delle antiche profezie in Gesù)
L'ingresso del Messia (il Vangelo tratta dell'ingresso gioioso di Gesù a Gerusalemme).
Il Precursore (il Vangelo tratta di Giovanni e della sua testimonianza che Gesù è il Messia).
L'itinerario liturgico delle prime cinque domeniche sfocia nella celebrazione della venuta del Verbo nel grembo della Vergine Maria, mistero cui è dedicata la VI domenica di Avvento, che la tradizione ambrosiana denomina "Domenica dell'Incarnazione". In essa è celebrata, con una prospettiva marcatamente cristologica, la Divina Maternità della Vergine Maria. Nel caso in cui questa domenica cada il 17 dicembre, la domenica successiva, il 24 dicembre, si qualifica come domenica Prenatalizia, in cui, come Vangelo, viene proclamata la "genealogia di Gesù Gristo, figlio di Davide".
mercoledì 8 novembre 2023
08 NOVEMBRE - ANCONETANO FUORI SEDE - ZUCCHETTO
Nel vernacolo anconetano i tuffi vengono comunemente chiamati 'zucchetti',
per analogia, anche per una interrogazione andata male a scuola, si dice:
'ho zucchettato'!
martedì 7 novembre 2023
07 NOVEMBRE - LA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE
Russia: i bolscevichi assaltano il Palazzo d'Inverno,
sede del governo provvisorio retto da Aleksandr Fëdorovič Kerenskij.
È l'inizio della Rivoluzione d'Ottobre che porta al potere Lenin.
(La Russia usava ancora il calendario Giuliano, i riferimenti dell'epoca indicano quindi la data del 25 ottobre)
dal web
La rivoluzione d'ottobre è la fase finale e decisiva della rivoluzione russa iniziata in Russia nel febbraio 1917 del calendario giuliano, che segnò dapprima il crollo dell'Impero russo e poi l'instaurazione della Repubblica sovietica.
Dopo il rovesciamento della monarchia, per alcuni mesi la Russia fu sconvolta da conflitti tra i partiti politici e dalla crescente disgregazione militare ed economica, e il partito bolscevico guidato da Lenin e Lev Trockij decise l'azione armata contro il debole governo provvisorio di Aleksandr Fëdorovič Kerenskij per assumere tutto il potere a nome dei Soviet degli operai, dei soldati e dei contadini.
L'insurrezione, avviata nella notte tra il 6 e il 7 novembre (24 e 25 ottobre del calendario giuliano) 1917 a Pietrogrado, si concluse con successo; i bolscevichi formarono un governo rivoluzionario presieduto da Lenin e furono in grado di estendere progressivamente il loro potere su gran parte dei territori del vecchio Impero zarista. La reazione armata delle forze controrivoluzionarie e l'intervento delle potenze straniere provocò l'inizio di una cruenta guerra civile che si concluse con la vittoria bolscevica tra il 1921 e il 1922.
lunedì 6 novembre 2023
06 NOVEMBRE - ANCONETANO FUORI SEDE - PIGNE
domenica 5 novembre 2023
05 NOVEMBRE - MEMORIE SENZA TEMPO
sabato 4 novembre 2023
04 NOVEMBRE - FESTA DELL'UNITA' NAZIONALE
04 NOVEMBRE - MEMORIE SENZA TEMPO - ANNO 2018 I 100 ANNI 1° CONFLITTO MONDIALE
MEMORIE SENZA TEMPO - ANNO 2018 I 100 ANNI 1° CONFLITTO MONDIALE
BOLLETTINO DELLA VITTORIA
« Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una czeco slovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.
Il capo di stato maggiore dell'esercito, il generale Diaz »
04 NOVEMBRE - SAN CARLO BORROMEO
4 novembre Arona, Novara, 1538 - Milano, 3 novembre 1584
Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, era il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l'uso delle famiglie nobiliari, fu tonsurato a 12 anni. Studente brillante a Pavia, venne poi chiamato a Roma, dove venne creato cardinale a 22 anni. Fondò a Roma un'Accademia secondo l'uso del tempo, detta delle «Notti Vaticane». Inviato al Concilio di Trento, nel 1563 fu consacrato vescovo e inviato sulla Cattedra di sant'Ambrogio di Milano, una diocesi vastissima che si estendeva su terre lombarde, venete, genovesi e svizzere. Un territorio che il giovane vescovo visitò in ogni angolo, preoccupato della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine all'interno delle strutture ecclesiastiche, difendendole dalle ingerenze dei potenti locali. Un'opera per la quale fu obiettivo di un fallito attentanto. Durante la peste del 1576 assistì personalmente i malati. Appoggiò la nascita di istituti e fondazioni e si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal suo motto: «Humilitas». Morì a 46 anni, consumato dalla malattia il 3 novembre 1584
venerdì 3 novembre 2023
03 NOVEMBRE - MEMORIE SENZA TEMPO - 2018 I 100 ANNI 1° CONFLITTO MONDIALE
03 NOVEMBRE - SANTA SILVIA
Santa Silvia Madre di S. Gregorio Magno
3 novembre
VI secolo
Silvia è stata la madre di san Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa del VI secolo. Questi visse a Roma sul Celio in un ambiente cristiano esemplare anche grazie alla santità delle zie (cognate di Silvia) Tersilia ed Emiliana (o Amelia). La famiglia era importante anche dal punto di vista civile: il marito di Silvia, Gordiano, era un integerrimo senatore divenuto anche lui cristiano. Silvia seppe conciliare la guida della famiglia con le esigenze della radicalità evangelica. Dal figlio Gregorio traspare la sua santità. Su di lui, infatti, l'esempio e l'insegnamento della madre deve avere avuto un peso che non si può ignorare. Quando Gregorio non ebbe più bisogno he della sua guida, Silvia abbandonò il mondo e si ritirò a vita claustrale presso la basilica di San Paolo fuori le mura. Morì probabilmente verso il 590. (Avvenire)
Etimologia: Silvia = abitatrice delle selve, donna dei boschi, selvaggia, dal latino
Martirologio Romano: A Roma, commemorazione di santa Silvia, madre del papa san Gregorio Magno, che, secondo quanto lo stesso Pontefice riferì nei suoi scritti, raggiunse il vertice della vita di preghiera e di penitenza e fu per il prossimo un eccelso esempio.
giovedì 2 novembre 2023
02 NOVEMBRE - COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
2 novembre
La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dall’epoca delle catacombe l’arte funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. Quasi a significare: Come Gesù ha pianto per l’amico Lazzaro e lo ha fatto ritornare in vita, così farà anche per questo suo discepolo! La commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti, invece, prende forma nel IX secolo in ambiente monastico. La speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio. «Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!», esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata vicenda. Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte, la visione di Dio. Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di Gesù in una successione non disgiungibile. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi tutta la loro esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto. Per questo i fedeli pregano per i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione. Nutrono infine la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi gli eletti nella lode della gloria di Dio.
Martirologio Romano: Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nella quale la santa Madre Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione della beatitudine eterna.
mercoledì 1 novembre 2023
01 NOVEMBRE - TRADIZIONI SENZA DATA
Notte dal 1 al 2 novembre
calitri tradizioni
LA NOTTE DEI MORTI Il culto dei morti era profondamente sentito dal popolo di Calitri, che aveva elaborato intorno ad esso una credenza poetica e triste. Si diceva che, nella notte precedente il 2 novembre, l'Angelo del Signore dischiudesse ai defunti le porte dell'oltretomba, e i morti, nel silenzio gelido della notte, mentre la torre dell'orologio pubblico batteva il primo rintocco della mezzanotte, riprendevano il cammino – soli, a piccoli gruppi, o a schiere – verso la terra che avevano dovuto lasciare.Tutto il vasto tenimento di Calitri, si riempiva, allora, di pallide ombre, confuse e sperdute nel freddo della notte.Ognuna di esse ritrovava il sentiero verso la propria abitazione d'una volta, salendo senza fatica per le ripide chine, discendendo rapida per le valli, riconoscendo i vigneti, le terre, la chiesa, la piazza, i vicoli tortuosi e ripidi del paese.
Giunto all'abitazione, lo spirito si fermava sullo stipite; dietro di lui, molte e molte altre ombre avevano fatto la stessa via, ritrovandosi davanti allo stesso stipite a pregare per la pace e serenità dei vivi.
In questo pellegrinaggio, le ombre erano guidate dalla fioca luce delle cozz' r' muort', grosse zucche, che, vuotate dei semi, venivano incise in modo da raffigurare un teschio umano: dentro si collocava un lucernino ad olio o un móccolo, che illuminava lugubremente la zucca.
Perciò i vivi – aggiungeva la credenza – non solo non dovevano chiudere le finestre in quella notte (altrimenti i cari scomparsi sarebbero tornati indietro piangendo delusi), ma sul davanzale di esse dovevano collocare una "cozza r' muort'" illuminata, provvedendo che rimanesse accesa per tutta la notte.
Sempre secondo la leggenda, per vedere le anime dei morti, bastava mettere (nei pressi della "cozza r' muort'" o di un'altra piccola luce, quest'ultima al centro della casa) in quella stessa notte un catino pieno d'acqua.
Vecchi volti di antenati, tremuli visi di bimbi, aspetti gentili di donne, ad uno ad uno tacitamente passavano riflessi sul fondo del catino, confusi al chiarore del debole mòccolo, rapidi come un battito d'ali.
All'ultimo tremulo tocco della mezzanotte, le ombre dei morti partivano, lasciando nel cuore di chi le aveva viste attraverso l'acqua del catino un soffio della loro vita immortale.
01 NOVEMBRE - MEMORIE SENZA TEMPO - 2018 i 100 ANNI 1° CONFLITTO MONDIALE
La Viribus Unitis fu affondata il 1º novembre 1918 nel porto di Pola in seguito all'incursione di una piccola unità d'assalto italiana, in quella che fu poi ribattezzata Impresa di Pola
01 NOVEMBRE - PER NON DIMENTICARE
01 NOVEMBRE - FESTA DI TUTTI I SANTI
1 novembre
Come in un bassorilievo antico i volti dei santi in Paradiso guardano in un’unica direzione. Sono rapiti da una corrente d’amore che cattura i loro sguardi a formare l’unica Chiesa che ha un cuor solo e un’anima sola. L’originaria corrente d’amore trinitaria non si vede, protetta dalla nuvola dorata che l’amore di Dio ha innalzato ad impedire che la creatura svanisca di fronte alla sua onnipotenza. Il loro sguardo è diretto verso il centro dove si erge la figura dell’Agnello che ancora reca le cicatrici del supplizio. Sono segni trasfigurati. Le ferite dei chiodi e della lancia hanno lasciato il posto alle stigmate del martirio, testimonianza di un amore eterno che non viene mai meno e sempre pulsa a conquistare il cuore degli uomini. A quella vista anche i volti dei fedeli in contemplazione sono trasfigurati.
Risplendono sul loro volto le beatitudini da Gesù proclamate sul monte. I poveri di spirito si sentono a casa. I volti rigati dalle lacrime sono asciutti. Sono appagati gli sguardi di coloro che hanno percorso la vita alla ricerca della giustizia. I miti, i misericordiosi, i puri di cuore, gli operatori di pace, i perseguitati, i martiri, sono protetti dal manto della misericordia di Dio. Splendenti di luce, i beati leggono nel cuore degli uomini, sanno delle loro paure e dei loro affanni e tengono viva la comunione tra cielo e terra. La festa dei santi è speranza per i cristiani e per gli uomini che Dio ama.
Martirologio Romano: Solennità di tutti i Santi uniti con Cristo nella gloria: oggi, in un unico giubilo di festa la Chiesa ancora pellegrina sulla terra venera la memoria di coloro della cui compagnia esulta il cielo, per essere incitata dal loro esempio, allietata dalla loro protezione e coronata dalla loro vittoria davanti alla maestà divina nei secoli eterni.