domenica 30 giugno 2019

30 GIUGNO 2019 - SAGRA DEL VERDICCHIO

VERDICCHIO IN FESTA A MONTECAROTTO




Presentiamo il programma della rassegna V.I. F. 2019
Un' edizione che coinvolge l'intero territorio marchigiano e che presenta un importante convegno a teatro sullo sviluppo turistico in chiave locale, con interventi illustri e con la partecipazione di Paolo Notari quale moderatore. Le aree degustazione Vini e le serate con Cena di Gala saranno sempre gestite in collaborazione con i professionisti del settore (Associazione Italiana Sommelier Marche Delegazione Jesi e Castelli e Scuola Europea Sommelier Delegazione Marche). Mostre interessanti a Teatro, al Museo, alla Torre Civica, sapranno attirare l'attenzione dei visitatori. Gli spettacoli, di ogni genere e per ogni gusto, saranno proposti in tutte le piazze del Centro Storico e con accesso GRATUITO. E prima degli spettacoli troverete tanti spazi dedicati alla cucina in cui cenare e anche le Cene di Gala con le tipicità dei Comuni ospitati (Sant'Angelo in Vado, Offida, Piobbico e Porto Recanati) abbinate ai nostri vini Verdicchio.
Un ringraziamento, come sempre, agli Sponsor che sostengono e credono nella rassegna.
Leggete, leggete, leggete... e non prendetevi impegni dal 4 al 7 luglio e CONDIVIDETE!




martedì 25 giugno 2019

25 GIUGNO 2019 - MADONNA DEL DUOMO

PRODIGIO DELLA MADONNA DEL DUOMO  - ANCONA






dal web:
Il quadro della Madonna è stato donato al Duomo di Ancona nel 1615 da un marinaio veneziano, come ringraziamento per aver salvato suo figlio dal mare in tempesta. Da allora il quadro della Vergine è oggetto di profonda devozione da parte di molti fedeli anconetani.

Alcuni cronisti parlano di un miracolo avvenuto la sera del 25 giugno 1796, davanti ad alcuni i fedeli che stavano celebrando le litanie alla Madonna. Secondo queste cronache il quadro avrebbe aperto gli occhi e sorriso, anche nei giorni seguenti. In quel periodo si era diffusa in città la notizia della vittoria di Napoleone Bonaparte e la firma dell'armistizio che prevedeva la cessione di Bologna, Ferrara ed Ancona e la possibilità, da parte dei francesi, di confiscare i beni della chiesa.
In base alla testimonianza del Vicario Generale e di altri testimoni, la Chiesa cattolica, ancora sotto minaccia napoleonica, decise di interpretare il prodigio come una protezione dal cielo sulla città, sperando di rinforzare gli animi della fazione anti-francese.
L'11 gennaio 1797 Napoleone Bonaparte, arrivato ad Ancona, decise di non confiscare i gioielli e gli ornamenti del Duomo. Secondo alcuni storici ciò fu dovuto ad un mero calcolo politico: i francesi volevano evitare attriti con la fazione cattolica della città, cercando di trovare un accordo. Tra l'altro un esponente della municipalità filofrancese, l'israelita Sansone Costantini sembra influì positivamente per la salvaguardia del simulacro, memore della reazione della gente del porto subita anni addietro a causa della rimozione da lui effettuata di un'immagine della Vergine già posta all'esterno di una casa che aveva acquistato. Per altri questa decisione fu presa per un intervento divino.
Il 13 maggio 1814 Papa Pio VII incorona il prodigioso quadro


venerdì 21 giugno 2019

21 GIUGNO 2019 - MEMORIE SENZA TEMPO - MEXICO 70

CIAO
una grande e bella partita, anche se non fausta per i colori azzurri.
Ma chi l'ha potuta vedere in diretta, ricorda bene il calcio giocato dai carioca!
spettacolo!




BRA-ITA 1970-FIN-CM.svg
Āltepētl Mēxihco
21 giugno 1970, ore 12:00 UTC-6
Brasile    4 – 1  (1 - 1)  Italia

Estadio Azteca (107,412 spett.)
Arbitro: Germania Est Rudi Glöckner

Marcatori
Pelé Gol 18’
Gérson Gol 66’
Jairzinho Gol 71’
Carlos Alberto Gol 86’ Gol 37’ Boninsegna

Formazioni


Brasile
P 1 Félix
D 2 Brito
D 4 Carlos Alberto (c)
D 6 Wilson Piazza
D 16 Everaldo
C 5 Clodoaldo
C 7 Jairzinho
C 8 Gérson
A 9 Tostão
A 10 Pelé
A 11 Rivelino Ammonizione
CT:
Mário Zagallo



Italia
P 1 Enrico Albertosi
D 2 Tarcisio Burgnich Ammonizione
D 3 Giacinto Facchetti (c)
D 5 Pierluigi Cera
D 8 Roberto Rosato
C 10 Mario Bertini Uscita al 75’ 75’
C 13 Angelo Domenghini
C 15 Sandro Mazzola
C 16 Giancarlo De Sisti
A 11 Gigi Riva
A 20 Roberto Boninsegna Uscita al 84’ 84’
Sostituzioni:
C 18 Antonio Juliano Ingresso al 75’ 75’
C 14 Gianni Rivera Ingresso al 84’ 84’
CT:
Ferruccio Valcareggi


Guardalinee:
Svizzera Rüdi Scheurer
Argentina Norberto Angel Coerezza

giovedì 20 giugno 2019

20 GIUGNO 2019 - CONVERSAZIONI D'ARTE 2019

Milano Leonardo 500: “Conversazioni d'arte"  Palazzo Reale Eventi a Milano

Dal 16/05/2019 al 16/05/2019

Sito web
conversazionidarte.it


 
Da giovedì 16 maggio, a Palazzo Reale torna il ciclo delle Conversazioni d'arte, presso la Sala Conferenze.

L'iniziativa
Il ciclo di sei incontri, promosso dal Comune di Milano, è dedicato ai capolavori di Milano e quest’anno vede come focus un viaggio per conoscere alcune opere di Leonardo da Vinci custodite a Milano o realizzate per la città. Sarà anche un modo per scoprire aspetti della vita e del lavoro del grande Maestro: dalle arti alle scienze, dalle grandi opere di ingegneria alle tecnologie, dal suo rapporto con le grandi committenze alle sperimentazioni sul campo, sei tappe per entrare nel mondo di Leonardo e dei suoi capolavori.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Milano – Cultura, inserita nel palinsesto “Milano leonardo 500” .

Le celebrazioni per i 500 anni della morte di Leonardo
Nell’anno delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo il percorso si arricchisce e si trasforma per offrire uno sguardo sulla vita, i segreti e le opere del Maestro legato a Milano, attraverso i suoi progetti artistici, letterari, scientifici e ingegneristici. Un modo per scoprire le sue opere, alcune note altre meno, alcune mai realizzate altre oggi all’estero. Ancora una volta un’occasione per scoprire la città, i suoi luoghi legati a Leonardo (come la Sala delle Asse del Castello Sforzesco), a partire dai quartieri, le grandi istituzioni, gli archivi. Ma sarà anche l’occasione di vedere Leonardo ”in azione”, a contatto con i grandi governanti del suo tempo (dagli Sforza ai Valois, dai Medici ai Borgia) e di osservarlo intento a studiare i dettagli tecnici di una brugola, oppure mentre tenta di imparare un po’ meglio il latino. E poi si valuterà la sua ricchezza e il suo rapporto con il denaro, per terminare con il fascino che dovette esercitare su di lui il vasto firmamento del cielo.

Inaugura il percorso il 16 maggio Pietro Cesare Marani, Professore di Storia dell’arte moderna al Politecnico di Milano, con una lectio dedicata a “Leonardo & I potenti”. Chiude il ciclo il 9 ottobre la lectio “Leonardo & La luna” con Paolo Galluzzi, Direttore del Museo Galileo di Firenze e Presidente del Comitato per le celebrazioni dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci.

Tra i relatori anche Antonio Calabrò, Direttore della Fondazione Pirelli, Francesca Tasso, Responsabile dei Musei Artistici del Castello Sforzesco di Milano, Stefano Zuffi storico dell’arte e attivo promotore del nostro patrimonio culturale e il curatore del progetto Marco Carminati,

Come sempre, tutti gli incontri si svolgono nella Sala Conferenze di Palazzo Reale, sono a ingresso libero e iniziano alle ore 21. È possibile riservare il proprio posto sul sito www.conversazionidarte.it.

Il programma
I prossimi incontri si terranno:

Mercoledì 5 giugno:  LEONARDO & LE MACCHINE, con Antonio Calabrò

Giovedì 4 luglio: LEONARDO & LA CORTE,con Francesca Tasso

Giovedì 1 agosto LEONARDO & IL DENARO, con Marco Carminati

Mercoledì 11 settembre: LEONARDO & LE LETTERE, con Stefano Zuffi

Mercoledì 9 ottobre: LEONARDO & LA LUNA, con Paolo Galluzzi


mercoledì 19 giugno 2019

19 GIUGNO 2019 - CAMPIONI DEL MONDO

CAMPIONI DEL MONDO PER LA SECONDA VOLTA
PARIGI, 19 GIUGNO 1938

Colombes
19 giugno 1938, ore 17:00 UTC+1 Italia  Italia 4 – 2     Ungheria Ungheria
                                                                                      (3 - 1)
Stade olympique Yves-du-Manoir (45.000 spett.)
Arbitro: Francia Georges Capdeville

Marcatori
Colaussi Gol 6’, Gol 35’        Gol 8’ Titkos
Piola Gol 16’, Gol 82’        Gol 70’ Sárosi



Italia Italia (2-3-5)
P Aldo Olivieri
D Alfredo Foni
D Pietro Rava
C Pietro Serantoni
C Michele Andreolo
C Ugo Locatelli
A Amedeo Biavati
A Giuseppe Meazza (c)
A Silvio Piola
A Giovanni Ferrari
A Gino Colaussi
CT:
Italia Vittorio Pozzo

Ungheria Ungheria (2-3-5)
P Antal Szabó
D Sándor Bíró
D Gyula Polgár
C Gyula Lázár
C György Szűcs
C Antal Szalay
A Pál Titkos
A Gyula Zsengellér
A György Sárosi (c)
A Jenő Vincze
A Ferenc Sas
CT:
Ungheria Alfréd Schaffer

martedì 18 giugno 2019

lunedì 17 giugno 2019

17 GIUGNO 2019 - MEMORIE SENZA TEMPO

In questo giorno nel 1970, si giocò un'epica partita di calcio tra le nazionali di Italia e Germania (ovest quella volta)




Per  chi l'ha vista in diretta, ancora si possono vivere le emozioni e le gioie, chi non l'ha vista, peccato, si deve accontentare delle videocassette/DVD.
Ah, ah, ah direbbe ilmaestrocanonici


17 giugno 1970, ore 16:00 UTC-6

Italia 4 – 3 Germania Ovest
(d.t.s.)
 Stadio Azteca
Arbitro:  Messico Yamasaki


Italia


GK 1 Enrico Albertosi
DF 2 Tarcisio Burgnich
DF 3 Giacinto Facchetti (c)
DF 5 Pierluigi Cera
DF 8 Roberto Rosato Uscita al 91’ 91’
MF 10 Mario Bertini
MF 15 Sandro Mazzola Uscita al 46’ 46’
MF 16 Giancarlo De Sisti
FW 13 Angelo Domenghini
FW 20 Roberto Boninsegna
FW 11 Luigi Riva
Sostituzioni:
MF 14 Gianni Rivera Ingresso al 46’ 46’
DF 4 Fabrizio Poletti Ingresso al 91’ 91’
CT:
Italia Ferruccio Valcareggi 


Germania Ovest

GK 1 Sepp Maier
RB 7 Berti Vogts
CB 15 Bernd Patzke Uscita al 66’ 66’
CB 5 Willi Schulz
LB 3 Karl-Heinz Schnellinger
CM 4 Franz Beckenbauer
CM 12 Wolfgang Overath
RW 20 Jürgen Grabowski
CF 9 Uwe Seeler (c)
CF 13 Gerd Müller
LW 17 Hannes Löhr Uscita al 52’ 52’
Sostituzioni:
MF 14 Reinhard Libuda Ingresso al 52’ 52’
MF 10 Sigfried Held Ingresso al 66’ 66’
CT:
Germania Ovest Helmut Schön

domenica 16 giugno 2019

venerdì 14 giugno 2019

14 GIUGNO 2019 - MEMORIE SENZA TEMPO

Alle 20.55 del 14 giugno, per 15 secondi un terremoto del 10º grado della scala Mercalli
(magnitudo 5.9) scosse Ancona.




Alle 20.55 del 14 giugno 1972, per 15 secondi un terremoto di magnitudo 5.9 della scala Richter, del 10º grado della scala Mercalli scosse nuovamente Ancona.

 La lunga durata, oltre che l'intensità, di questa serie sismica fu disastrosa per la città. Tutti gli edifici, abitazioni, aziende, uffici pubblici, furono lesionati in modo più o meno grave.
 La scossa ebbe una durata di circa 20 secondi e causò ulteriori gravi danni agli edifici che erano stati lesionati dalle scosse precedenti. Si ebbero lesioni e crolli di cornicioni, molti vetri andarono in frantumi; crollarono soffitti, comignoli, balconi, grondaie; si formarono crepature nei pavimenti, fenditure e deformazioni nei muri; in particolare, sono documentati danni in via Scosciacavalli.
Due edifici crollarono in via delle Grazie e in piazza Padella e circa 50 persone furono ferite o contuse; si ebbero molti crolli parziali nella zona di piazza della Repubblica e in via Colle Verde. Furono riscontrate fenditure nei muri interni di riempimento in edifici in cemento armato. La scossa causò danni alla sede comunale e, secondo una dichiarazione del Presidente della Regione Giuseppe Serrini riportata in una corrispondenza giornalistica, rese inabitabili altre centinaia di abitazioni. Fu lesionato il Viadotto della Ricostruzione, che venne chiuso al traffico. In via Frediani crollarono i pavimenti di alcuni appartamenti; in corso Amendola il muro di un edificio crollò sulla strada, travolgendo quattro automobili e tre motocicli. Crolli si ebbero anche in via Cialdini, in via Petrarca, e nella zona del Pinocchio. Dal campanile della Chiesa del Sacramento di piazza della Repubblica si distaccò una grossa palla di granito. Nella parte vecchia della città, già danneggiata dalle scosse di gennaio e febbraio, molte case subirono dissesti soprattutto nei muri portanti. Crollò parte del tetto e del sottotetto della chiesa di San Domenico; alcune balconate interne caddero fracassando le suppellettili dell’arredamento. Il palazzo dell’ENEL fu gravemente lesionato; l’ospedale psichiatrico dovette essere sgombrato. Gravi danni subì anche l’Ospedale Regionale, che ebbe due padiglioni lesionati: quasi tutti i degenti preferirono dimettersi. Lesioni subirono anche la sede dell’Ammiragliato e la caserma dei Vigili del Fuoco. Alcune guglie della Mole Vanvitelliana subirono danni. Anche in molte abitazioni nei quartieri nuovi si formarono crepe, ma solo all’interno, nei muri divisori. Vi furono numerosi allagamenti. Tre uomini morirono di infarto. Alcune persone furono contuse. Gran parte degli abitanti lasciò la città per paura di nuove scosse. In seguito alla scossa del 15 giugno, la Marina Militare inviò ad Ancona per i soccorsi alla popolazione le navi "Quarto" e "Anteo", con a bordo materiali, viveri, un ospedale da campo e 110 uomini del battaglione San Marco. Da La Spezia furono inviati una colonna di soccorso e tre elicotteri. Il Comando Militare della Regione Tosco-Emiliana dispose l’invio di un ospedale da campo col nucleo ufficiali medici e una colonna mobile, di 2.000 coperte da campo, 400 materassini pneumatici, 65 tende di varia grandezza, gruppi elettrogeni, cucine rotabili e complessi per acqua potabile.

mercoledì 12 giugno 2019

lunedì 10 giugno 2019

sabato 8 giugno 2019

08 GIUGNO 2018 - PELLEGRINAGGIO LORETO-MACERATA





41° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto 

8 giugno 2019 ore 20.30 

#MacerataLoreto19 




venerdì 7 giugno 2019

07 GIUGNO 2019 - MEMORIE SENZA TEMPO

07 GIUGNO 1914 -  SETTIMANA ROSSA DI ANCONA - 14 GIUGNO 2014

La Settimana rossa fu la conseguenza di un'insurrezione popolare sviluppatasi ad Ancona e propagatasi dalle Marche alla Romagna, alla Toscana e ad altre parti d'Italia, tra il 7 e il 14 giugno 1914, per contestare una serie di riforme introdotte da Giovanni Giolitti



07 GIUGNO 2019 - AUGURI LORENZ

TEMPO DI AUGURI
AUGURISSIMI Lorenz


Lorenzo
Lorenz

sabato 1 giugno 2019

01 GIUGNO 2019 - SAN CLAUDIO

San Claudio di Vienne Vescovo

1 giugno

sec. V


Vescovo a Vienne dal 421 al 440.



San Claudio è il quindicesimo vescovo della diocesi soppressa nel 1790 di Vienne. Succede a Saint Jérôme vescovo nel 421 e precede Saint Nizier ou Nicet, vescovo verso 449.
Verosimilmente governò la diocesi intorno al 440.
Mentre governava la diocesi partecipò al concilio di Orange nel 441, dove discussero di questioni pratiche della vita della chiesa, inclusa l'affermazione sul dovere del celibato per coloro che sono in stato clericale. Partecipò anche al sinodo locale di Vaison nel 442 dove si discusse della Trinità, delle offerte e sepolture dei morenti e dell’unzione a Pasqua di preti e diaconi.
Di San Claudio ignoriamo sia la data di nascita che quella di morte. Fa parte di quei cinquanta vescovi che ressero la diocesi dalle origini del periodo romano al periodo carolingio fino all’anno mille, che sono stati tutti canonizzati.
Sicuramente Salviano a dedicato a San Claudio in suo commentario all’Ecclesiaste oggi andato perduto.
La sua festa secondo il martirologio geronimiano è stata fissata all’1 giugno.