mercoledì 29 aprile 2015

29 APRILE 2015 - SAN UGO DI CLUNY


San Ugo di Cluny Abate

29 aprile

Brionnais (Autun), 1024 - Cluny (Francia), 29 aprile 1109

Ugo il Grande fu il quarto abate della celebre abbazia benedettina di Cluny, centro della rinascita religiosa, e non solo, che investì l'Europa dell'XI secolo. Nato nel 1024, eletto a venticinque anni alla guida della comunità monastica francese, governò numerosi monasteri. Fu consigliere di re e papi, tra i quali Gregorio VII (Ildebrando di Soana) che prima di accedere al soglio pontificio era stato un suo monaco. Morì nel 1109. (Avvenire)

Martirologio Romano: A Cluny in Burgundia, nell’odierna Francia, sant’Ugo, abate, che per sessantuno anni resse santamente il monastero di questo luogo, sempre dedito alle elemosine e alla preghiera, custode e instancabile promotore della disciplina monastica, fervido amministratore e propagatore della santa Chiesa.

29 APRILE 2015 - SANTA CATERINA

29 APRILE  - SANTA CATERINA


martedì 28 aprile 2015

28 MAGGIO 2015 - GIOCO DELL'OCA CASELLA 045

GIOCO DELL'OCA CASELLA 045




Totò - indietro di uno




28 APRILE 2015 - BEATO GUIDO SPADA

AUGURI GUIDO!


Beato Guido Spada Francescano
28 aprile

+ Bologna, 28 aprile 1340
Guido Spada o Spatis nacque a San Germano Vercellese. Dotato di buon ingegno e di un carattere affabile entrò nell'Ordine francescano, in cui rifulse la sua umiltà, penitenza e saggezza nei consigli.Amava predicare specialmente la Passione di Gesù Cristo che lo arricchì di numerosi doni straordinari.Morì il 28 aprile del 1340 a Bologna. Le sue reliquie venerate nella cappella Lambertini furono traslate all'altare del Sacro Cordone.A San Germano è ricordato nel mosaico della facciata della parrocchiale, assieme a quella di due santi locali: san Germano e il beato Antonio della Chiesa.

lunedì 27 aprile 2015

domenica 26 aprile 2015

sabato 25 aprile 2015

25 APRILE 2015 - PER NON DIMENTICARE

25 APRILE 1945 - PER NON DIMENTICARE


25 APRILE 2015 - SAN MARCO EVANGELISTA

San Marco Evangelista 25 aprile sec. I Ebreo di origine, nacque probabilmente fuori della Palestina, da famiglia benestante. San Pietro, che lo chiama «figlio mio», lo ebbe certamente con sè nei viaggi missionari in Oriente e a Roma, dove avrebbe scritto il Vangelo. Oltre alla familiarità con san Pietro, Marco può vantare una lunga comunità di vita con l'apostolo Paolo, che incontrò nel 44, quando Paolo e Barnaba portarono a Gerusalemme la colletta della comunità di Antiochia. Al ritorno, Barnaba portò con sè il giovane nipote Marco, che più tardi si troverà al fianco di san Paolo a Roma. Nel 66 san Paolo ci dà l'ultima informazione su Marco, scrivendo dalla prigione romana a Timoteo: «Porta con te Marco. Posso bene aver bisogno dei suoi servizi». L'evangelista probabilmente morì nel 68, di morte naturale, secondo una relazione, o secondo un'altra come martire, ad Alessandria d'Egitto. Gli Atti di Marco (IV secolo) riferiscono che il 24 aprile venne trascinato dai pagani per le vie di Alessandria legato con funi al collo. Gettato in carcere, il giorno dopo subì lo stesso atroce tormento e soccombette. Il suo corpo, dato alle fiamme, venne sottratto alla distruzione dai fedeli. Secondo una leggenda due mercanti veneziani avrebbero portato il corpo nell'828 nella città della Venezia. (Avvenire) Patronato: Segretarie Etimologia: Marco = nato in marzo, sacro a Marte, dal latino Emblema: Leone Martirologio Romano: Festa di san Marco, Evangelista, che a Gerusalemme dapprima accompagnò san Paolo nel suo apostolato, poi seguì i passi di san Pietro, che lo chiamò figlio; si tramanda che a Roma abbia raccolto nel Vangelo da lui scritto le catechesi dell’Apostolo e che abbia fondato la Chiesa di Alessandria.

venerdì 24 aprile 2015

giovedì 23 aprile 2015

23 APRILE 2015 - SAN GIORGIO

San Giorgio Martire di Lydda
23 aprile - Memoria Facoltativa


Cappadocia sec. III - † Lydda (Palestina), 303 ca.
Giorgio, il cui sepolcro è a Lidda (Lod) presso Tel Aviv in Israele, venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno. La sua memoria è celebrata in questo giorno anche nei riti siro e bizantino. (Mess. Rom.)
Patronato: Arcieri, Cavalieri, Soldati, Scout, Esploratori/Guide AGESCI

Etimologia: Giorgio = che lavora la terra, dal greco

Emblema: Drago, Palma, Stendardo

Martirologio Romano: San Giorgio, martire, la cui gloriosa lotta a Diospoli o Lidda in Palestina è celebrata da tutte le Chiese da Oriente a Occidente fin dall’antichità.

giovedì 16 aprile 2015

mercoledì 15 aprile 2015

15 APRILE 2015- BEATO CESARE DE BUS



Beato Cesare De Bus Sacerdote

15 aprile

Cavallion, 3 febbraio 1544 - Avignone, 15 aprile 1607

Nacque a Cavaillon, nei pressi di Avignone, il 3 febbraio 1544. Era il settimo di tredici figli. Passò la gioventù tra gli ufficiali di Carlo III e la corte reale, lontano dalla pratica religiosa. La conversione avvenne nel 1575 anche grazie alla preghiera e alla penitenza di due umili persone: Antonietta Revillande e Luigi Guyot. Decisivo nel suo cambiamento il ruolo dei suoi direttori spirituali, prima il gesuita padre Piquet poi il vescovo diocesano che lo incaricò di predicare alla gente più umile e bisognosa. Nel 1582, trentottenne fu ordinato sacerdote assumendo il ruolo di canonico della cattedrale di Avignone. Nel 1592 intorno a lui si venne a formare una famiglia di sacerdoti e successivamente di suore. Era l’avvio della Congregazione maschile e femminile dei Dottrinari cui si dedicò anima e corpo. Gli ultimi anni della sua vita furono contrassegnati da gravi malattie tra cui la cecità. Morì ad Avignone il 15 aprile 1607, domenica di Pasqua. È stato beatificato da Palo VI il 27 aprile 1975.




Etimologia: Cesare = nome di famiglia romana, assurto a dignità imperiale; grande, dall'etru

Martirologio Romano: Ad Avignone nella Provenza, in Francia, beato Cesare de Bus, sacerdote, che, convertitosi dalla vita mondana, si dedicò alla predicazione e alla catechesi e fondò la Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, a cui diede la finalità di rendere gloria a Dio attraverso la formazione dei fedeli.


sabato 11 aprile 2015

11 APRILE 2015 - SANTA GEMMA GALGANI

Santa Gemma Galgani Vergine 11 aprile Lucca, 12 marzo 1878 - 11 aprile 1903 Nasce il 12 marzo 1878 a Bogonuovo di Camigliano (Lucca). La mamma Aurelia muore nel settembre del 1886. Nel 1895 Gemma riceve l'ispirazione a seguire impegno e decisione la via della Croce. Gemma ha alcune visioni del suo angelo custode. L'11 novembre 1897 muore anche il padre di Gemma, Enrico. Ammalata, Gemma, legge la biografia del venerabile passionista Gabriele dell'Addolorata (ora santo), che le appare e la conforta. Gemma nel frattempo matura una decisione e la sera dell'8 dicembre, festa dell'Immacolata, fa voto di verginità. Nonostante le terapie mediche, la malattia di Gemma, osteite delle vertebre lombari con ascesso agli inguini, si aggrava fino alla paralisi delle gambe, dalla quale però viene guarita miracolosamente. Le visioni di Gemma continuano e le viene data la grazia di condividere le sofferenza di Cristo. Nel maggio del 1902 Gemma si ammala nuovamente, si riprende, ma ha una ricaduta in ottobre. Muore l'11 aprile 1903. (Avvenire) Etimologia: Gemma = dal nome generico delle pietre preziose Emblema: Giglio Martirologio Romano: A Lucca, santa Gemma Galgani, vergine, che, insigne nella contemplazione della Passione del Signore e nella paziente sopportazione dei dolori, a venticinque anni nel Sabato Santo concluse la sua angelica esistenza.

giovedì 9 aprile 2015

martedì 7 aprile 2015

lunedì 6 aprile 2015

06 APRILE 2015 - PASQUETTA

Se il tempo è clemente, oggi la tradizione vuole che si effettui la gita fuori porta per Pasquetta!!!

ciaooo


giovedì 2 aprile 2015

02 APRILE 2015 - I SEPOLCRI


 “Sepolcri” sono comunemente detti nel Sud Italia gli altari della reposizione, che vengono allestiti nelle chiese dopo la messa del Giovedì Santo.


02 APRILE 2015 - SAN FRANCESCO DA PAOLA


San Francesco da Paola Eremita e fondatore

2 aprile - Memoria Facoltativa

Paola, Cosenza, 27 marzo 1416 - Plessis-les-Tours, Francia, 2 aprile 1507


La sua vita fu avvolta in un'aura di soprannaturale dalla nascita alla morte. Nacque a Paola (Cosenza) nel 1416 da genitori in età avanzata devoti di san Francesco, che proprio all'intercessione del santo di Assisi attribuirono la nascita del loro bambino. Di qui il nome e la decisione di indirizzarlo alla vita religiosa nell'ordine francescano. Dopo un anno di prova, tuttavia, il giovane lasciò il convento e proseguì la sua ricerca vocazionale con viaggi e pellegrinaggi. Scelse infine la vita eremitica e si ritirò a Paola in un territorio di proprietà della famiglia. Qui si dedicò alla contemplazione e alle mortificazioni corporali, suscitando stupore e ammirazione tra i concittadini. Ben presto iniziarono ad affluire al suo eremo molte persone desiderose di porsi sotto la sua guida spirituale. Seguirono la fondazione di numerosi eremi e la nascita della congregazione eremitica paolana detta anche Ordine dei Minimi. La sua approvazione fu agevolata dalla grande fama di taumaturgo di Francesco che operava prodigi a favore di tutti, in particolare dei poveri e degli oppressi. Lo stupore per i miracoli giunse fino in Francia, alla corte di Luigi XI, allora infermo. Il re chiese al papa Sisto IV di far arrivare l'eremita paolano al suo capezzale. L'obbedienza prestata dal solitario costretto ad abbandonare l'eremo per trasferirsi a corte fu gravosa ma feconda. Luigi XI non ottenne la guarigione, Francesco fu tuttavia ben voluto ed avviò un periodo di rapporti favorevoli tra il papato e la corte francese. Nei 25 anni che restò in Francia egli rimase un uomo di Dio, un riformatore della vita religiosa. Morì nei pressi di Tours il 2 aprile 1507.

Patronato: Calabria, Naviganti, pescatori.

Etimologia: Francesco = libero, dall'antico tedesco

Martirologio Romano: San Francesco da Paola, eremita: fondò l’Ordine dei Minimi in Calabria, prescrivendo ai suoi discepoli di vivere di elemosine, senza possedere nulla di proprio né mai toccare denaro, e di mangiare sempre soltanto cibi quaresimali; chiamato in Francia dal re Luigi XI, gli fu vicino nel momento della morte; morì a Plessy presso Tours, celebre per la sua austerità di vita.

mercoledì 1 aprile 2015