mercoledì 31 luglio 2024

31 LUGLIO - CIRIACO PIZZECOLLI

Ciriaco Pizzecolli o de' Pizzicolli, detto anche Ciriaco d'Ancona (Ancona, 31 luglio 1391 – Cremona, 1452) è stato un archeologo, umanista, epigrafista e viaggiatore italiano.


Per la sua attività di ricerca di testimonianze storiche, effettuata in numerosi paesi del Mediterraneo, Ciriaco d'Ancona è chiamato il fondatore o il "padre dell'archeologia", dato che viaggiò in lungo ed in largo per il Mediterraneo (in un'epoca in cui navigare significava affrontare pericoli oggi appena immaginabili) nel tentativo di salvare dall'oblio e dalla distruzione le testimonianze del passato. Furono i suoi stessi contemporanei a chiamarlo pater antiquitatis, cioè padre delle antichità. È oggi considerato internazionalmente il fondatore in senso generale dell'archeologia, mentre Winckelmann, con la pubblicazione della Storia delle arti del disegno presso gli antichi, è considerato il fondatore dell'archeologia moderna.
Come epigrafista fu inoltre un vero pioniere e tentava di interpretare i monumenti antichi consultando le opere degli autori classici, che ricercava assiduamente nelle biblioteche.
È noto che durante le sue ricerche archeologiche in Grecia, aveva sempre i testi di Strabone alla mano, i quali, tra l'altro, contribuì a diffondere, copiandone i codici che ritrovava durante i suoi viaggi.
Leon Battista Alberti disse della sua infaticabile ricerca di testimonianze del passato:
« Essendo Ciriaco interrogato della ragione per la quale si affaticava, rispondeva: "Per far risuscitare i morti". Risposta di tant'uomo degna" »
(Leon Battista Alberti)

lunedì 29 luglio 2024

29 LUGLIO - SANTA MARTA DI BETANIA


Santa Marta di Betania

29 luglio

sec. I




Marta è la sorella di Maria e di Lazzaro di Betania. Nella loro casa ospitale Gesù amava sostare durante la predicazione in Giudea. In occasione di una di queste visite conosciamo Marta. Il Vangelo ce la presenta come la donna di casa, sollecita e indaffarata per accogliere degnamente il gradito ospite, mentre la sorella Maria preferisce starsene quieta in ascolto delle parole del Maestro. L'avvilita e incompresa professione di massaia è riscattata da questa santa fattiva di nome Marta, che vuol dire semplicemente «signora». Marta ricompare nel Vangelo nel drammatico episodio della risurrezione di Lazzaro, dove implicitamente domanda il miracolo con una semplice e stupenda professione di fede nella onnipotenza del Salvatore, nella risurrezione dei morti e nella divinità di Cristo, e durante un banchetto al quale partecipa lo stesso Lazzaro, da poco risuscitato, e anche questa volta ci si presenta in veste di donna tuttofare. I primi a dedicare una celebrazione liturgica a S. Marta furono i francescani, nel 1262.

Patronato: Casalinghe, Domestiche, Albergatori, Osti, Cuochi, Cognate

Etimologia: Marta = palma, dall'aramaico o variante di Maria

Emblema: Chiavi, Mestolo, Scopa, Drago
Martirologio Romano: Memoria di santa Marta, che a Betania vicino a Gerusalemme accolse nella sua casa il Signore Gesù e, alla morte del fratello, professò: «Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

29 LUGLIO- AUGURI SPERANZA


AUGURI SPERANZA


domenica 28 luglio 2024

28 LUGLIO - MARCHIGIANO FUORI SEDE - SPINI





Giochino di parole per indicare la tipologia di pesce/molluschi utilizzata nella frittura.
Con spini, vuol dire pesce con le spine, direi che correntemente si potrebbe dire, frittura di paranza
Senza spini, con molluschi e crostacei, quindi un classico: calamari e gamberi, insomma una fritturina per polentoni....(senza offesa)


giovedì 25 luglio 2024

25 LUGLIO - TEMPESTA SU MILANO

 25 LUGLIO 2023  - TEMPESTA SU MILANO


nella notte, verso le quattro, si è scatenato un vero e proprio nubifragio/tempesta!

danni ingentissimi!














25 LUGLIO - SAN GIACOMO MAGGIORE

 𝟮𝟱 𝙡𝙪𝙜𝙡𝙞𝙤

𝙎𝙖𝙣 𝙂𝙞𝙖𝙘𝙤𝙢𝙤 𝙖𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤𝙡𝙤 



𝙄𝙇 𝙁𝙄𝙂𝙇𝙄𝙊 𝘿𝙀𝙇 𝙏𝙐𝙊𝙉𝙊" 𝘾𝙃𝙀 𝙁𝘼 𝘾𝘼𝙈𝙈𝙄𝙉𝘼𝙍𝙀 𝙇'𝙀𝙐𝙍𝙊𝙋𝘼


𝙀𝙧𝙖 𝙪𝙣 𝙖𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤𝙡𝙤, 𝙪𝙣𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙛𝙪 𝙖𝙘𝙘𝙖𝙣𝙩𝙤 𝙖 𝙂𝙚𝙨𝙪̀, 𝙖𝙨𝙨𝙞𝙨𝙩𝙚𝙩𝙩𝙚 𝙘𝙤𝙣 𝙋𝙞𝙚𝙩𝙧𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙏𝙧𝙖𝙨𝙛𝙞𝙜𝙪𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚, 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙧𝙚𝙨𝙪𝙧𝙧𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙛𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 𝙙𝙞 𝙂𝙞𝙖𝙞𝙧𝙤 𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙣𝙤𝙩𝙩𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙂𝙚𝙩𝙨𝙚𝙢𝙖𝙣𝙞. 𝙈𝙤𝙧𝙞̀ 𝙢𝙖𝙧𝙩𝙞𝙧𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝟰𝟮. 𝙇𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙥𝙤𝙥𝙤𝙡𝙖𝙧𝙞𝙩𝙖̀ 𝙚̀ 𝙙𝙤𝙫𝙪𝙩𝙖 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙨𝙥𝙤𝙜𝙡𝙞𝙚, 𝙩𝙧𝙖𝙨𝙡𝙖𝙩𝙚 𝙙𝙖 𝙂𝙚𝙧𝙪𝙨𝙖𝙡𝙚𝙢𝙢𝙚 𝙞𝙣 𝙎𝙥𝙖𝙜𝙣𝙖, 𝙚 𝙨𝙘𝙤𝙥𝙚𝙧𝙩𝙚 𝙖𝙡 𝙩𝙚𝙢𝙥𝙤 𝙙𝙞 𝘾𝙖𝙧𝙡𝙤𝙢𝙖𝙜𝙣𝙤 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙣𝙪𝙩𝙚 𝙢𝙚𝙩𝙖 𝙙𝙞 𝙜𝙧𝙖𝙣𝙙𝙞 𝙥𝙚𝙡𝙡𝙚𝙜𝙧𝙞𝙣𝙖𝙜𝙜𝙞 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙤𝙚𝙫𝙖𝙡𝙞. 𝙄𝙡 “𝘾𝙖𝙢𝙢𝙞𝙣𝙤 𝙙𝙞 𝙎𝙖𝙣𝙩𝙞𝙖𝙜𝙤” 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙤𝙜𝙜𝙞 𝙚̀ 𝙗𝙖𝙩𝙩𝙪𝙩𝙤 𝙙𝙖 𝙢𝙞𝙡𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙥𝙚𝙡𝙡𝙚𝙜𝙧𝙞𝙣𝙞 𝙚𝙙 𝙚̀ 𝙋𝙖𝙩𝙧𝙞𝙢𝙤𝙣𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙐𝙢𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖̀ 𝙐𝙣𝙚𝙨𝙘𝙤


È protettore di pellegrini, viandanti, cavalieri e soldati. Il sepolcro contenente le sue spoglie, traslate da Gerusalemme dopo il martirio, sarebbe stato scoperto al tempo di Carlomagno nell’814. La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi medioevali, tanto che il luogo prese il nome di Santiago (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago) e nel 1075 fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata in Galizia, nel Nord della Spagna. Ancora oggi il Cammino di Santiago è una delle mete europee e internazionali più frequentate dai pellegrini.


José de Ribera, San Giacomo il Maggiore, 1634


𝘾𝙃𝙄 𝙀𝙍𝘼 𝙎𝘼𝙉 𝙂𝙄𝘼𝘾𝙊𝙈𝙊?

È detto “Maggiore” per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo. Lui e suo fratello Giovanni sono figli di Zebedeo, pescatore in Betsaida, sul lago di Tiberiade. Chiamati da Gesù (che ha già con sé i fratelli Simone e Andrea) anch’essi lo seguono (Matteo cap. 4). Nasce poi il collegio apostolico: "(Gesù) ne costituì Dodici che stessero con lui: (...) Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerghes, cioè figli del tuono" (Marco cap. 3). Con Pietro saranno testimoni della Trasfigurazione, della risurrezione della figlia di Giairo e della notte al Getsemani. Conosciamo anche la loro madre Salome, tra le cui virtù non sovrabbonda il tatto. Chiede infatti a Gesù posti speciali nel suo regno per i figli, che si dicono pronti a bere il calice che egli berrà. Così, ecco l’incidente: "Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono". E Gesù spiega che il Figlio dell’uomo "è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti" (Matteo cap. 20).


𝙄𝙇 𝙈𝘼𝙍𝙏𝙄𝙍𝙄𝙊

E Giacomo berrà quel calice: è il primo apostolo martire, nella primavera dell’anno 42. "Il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa e fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni" (Atti cap. 12). Questo Erode è Agrippa I, a cui suo nonno Erode il Grande ha fatto uccidere il padre (e anche la nonna). A Roma è poi compagno di baldorie del giovane Caligola, che nel 37 sale al trono e lo manda in Palestina come re. Un re detestato, perché straniero e corrotto, che cerca popolarità colpendo i cristiani. L’ultima notizia del Nuovo Testamento su Giacomo il Maggiore è appunto questa: il suo martirio.


𝙄𝙇 𝘾𝙐𝙇𝙏𝙊 𝙀 𝙇𝙀 𝙍𝙀𝙇𝙄𝙌𝙐𝙄𝙀 𝘼 𝘾𝙊𝙈𝙋𝙊𝙎𝙏𝙀𝙇𝘼

Dopo la decapitazione, secondo la Legenda Aurea, i suoi discepoli trafugarono il suo corpo e riuscirono a portarlo sulle coste della Galizia. Il sepolcro contenente le sue spoglie sarebbe stato scoperto nell'anno 830 dall'anacoreta Pelagio in seguito ad una visione luminosa. Il vescovo Teodomiro, avvisato di tale prodigio, giunse sul posto e scoprì i resti dell'Apostolo. Dopo questo evento miracoloso il luogo venne denominato campus stellae ("campo della stella") dal quale deriva l'attuale nome di Santiago de Compostela, il capoluogo della Galizia. Eventi miracolosi avrebbero segnato la scoperta dell'Apostolo, come la sua apparizione alla guida delle truppe cristiane della reconquista nell'840, durante la battaglia di Clavijo e in altre imprese belliche successive, le cui vittorie sui musulmani gli meritarono nella fantasia popolare altomedievale il soprannome di Matamoros (Ammazzamori), che comunque perdurò e rimane. La tomba divenne meta di grandi pellegrinaggi nel Medioevo, tanto che il luogo prese il nome di Santiago  e nel 1075 fu iniziata la costruzione della grandiosa basilica a lui dedicata, meta ogni anno di milioni di pellegrini provenienti da ogni parte d'Europa e del mondo.


 La cattedrale di Santiago di Compostela in Galizia dichiarata con il Cammino omonimo patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco nel 1985

Particolare dell'altare di San Giacomo.

lunedì 22 luglio 2024

domenica 21 luglio 2024

sabato 20 luglio 2024

20 LUGLIO - DUILIO SCANDALI

Duilio Scandali (Udine, 27 novembre 1876 – Ancona, 11 luglio 1945) è stato un poeta italiano della poesia vernacolare anconetana.





Duilio nasce a Udine il 27 novembre 1876. Ancora giovane si trasferisce con la famiglia ad Ancona (città in cui rimane per tutta la vita).

Considerato un uomo di vasta erudizione letteraria, scientifica, artistica, teatrale e archeologica ha collaborato a diverse riviste, quotidiani e periodici dell'epoca[1]. Altrettanto lunga ed apprezzata anche la sua produzione teatrale.

Scandali muore l'11 luglio 1945 ad Ancona. Il comune lo depone ne Famedio, recitando nella sua lapide la scritta "il Popolo di Ancona al suo Poeta". Sempre ad Ancona gli è stata dedicata una via.

L'11 luglio 1995, in occasione del cinquantenario della sua morte, la Compagnia "Puntoeacapo" di Ancona, per la regia e la cura linguistica di Alfredo B. Cartocci, ha rappresentato, in piazza del Plebiscito, l'opera El sòr Dovilio. Sempre nel 1995, al Festival del Dialetto di Varano, il Comitato Organizzatore Manifestazioni Varanesi ha pubblicato la monografia "Duilio Scandali - Nel 50° della morte", di Mario Panzini, che vi ha incluso tutti i sonetti inediti e tutti i sonetti attribuibili al Poeta

Opere
Scenette e scenate, sonetti e canzonette in vernacolo anconitano, Tipografia Romani, 1900.
La visita, 32 sonetti semidialettali anconitani, Libreria Fogola Editrice, Ancona, 1914.
'Na sfugita a Roma, 40 sonetti semi-dialettali anconitani, Libreria Fogola Editrice, Ancona, 1924.
Quel mazzolin di fiori ....., trilogia di guerra in 60 sonetti anconitani, Pucci, Ancona, 1926.
La bichierola, 75 sonetti in vernacolo anconitano, Pucci, Ancona, 1932.
El Vangelo de mi' nona, 103 sonetti in vernacolo anconitano, a cura dell'Ente Fiera della Pesca, Ancona, 1948 [pubblicazione postuma].
Nel 1964 il Comune di Ancona Ne ha pubblicato "Tutte le poesie" (con appendici, tra cui un piccolo "Glossario"), Opera Omnia curata da Oddo Marinelli, Renato Gigli, dai poeti Francesco Mario Chirco, Eugenio Gioacchini, Turno Schiavoni e da Amilcare Sternini, drammaturgo. Nel periodo 1978/1982 l'Opera Omnia è stata integralmente ripubblicata da Gilberto Bagaloni.


el vangelo di mi nona

.II.
'Stu fato qui è sucesso tempo antigo
quand'era viva nona Catarina,
quando i gati magnàvene el panigo
e i sorci andava cu' la mantelina.
Per davero è sucesso quel che digo
al Pogio... ossia a Betleme in Palistina;
Gerusaleme - dice un libro intigo -
stava fra Galignà e la Palombina.
Era el tempo del tempo che Isaìa
avea previsto el drago con dó code
e la venuta al mondo del Missia.
Quando regnava un Re de queli grevi
che, per quanto era tristo, i diva Iróde...
... e i crestiani era tuti quanti abrevi.

20 LUGLIO - BATTAGLIA DI PIAN PERDUTO

 BATTAGLIA DI PIAN PERDUTO


“Giorro gualdese da bisogno mosso/Di Cànetra nel bosco taglia un legno:/Di Norcia il guardian gli corre addosso/Ma bravo Giorro lo fa stare a segno:/Ogni norcin da questo fatto scosso/D’armarsi contro Visso fa disegno: /Norcia che ha più di forze vincer crede,/Ma vince Visso che nei Santi ha fede”






Il racconto si riferisce ad un episodio realmente accaduto il 20 luglio 1522 : una battaglia provocata dalla contesa di un pascolo perduto da Norcia e conquistato da Visso e dalle sue Guaite di Ussita e Castelsantangelo.


Secondo il poema il casus belli  sarebbe stato un certo Giorro che un giorno si recò in bosco per abbattere un faggio e impadronirsi del tronco. Sorpreso da un guardiano di Norcia che esige il pagamento di uno scudo altrimenti lo metterà in prigione. Giorro reagisce a suon di bastonate, per cui l’uomo fa ritorno a Norcia coperto di ferite, provocando l’ira e la sete di vendetta dei suoi concittadini che si armarono e decisero di marciare contro i Vissani, ma questi anche se inferiori di numero risposero con le armi in pugno, misero in fuga i Norcini e li costrinsero a rinchiudersi nel castello.

venerdì 19 luglio 2024

giovedì 18 luglio 2024

18 LUGLIO - UN CARO AMICO - FABIO

  Fabio


I6CXB



Nato ad Ancona il  18-07-1960

Deceduto in Germania il 07-09-2019

18 LUGLIO - CARLO RINALDINI

 Carlo Rinaldini, o Renaldini (Ancona, 30 dicembre 1615 – Ancona, 18 luglio 1698), è stato un matematico, ingegnere militare, accademico, filosofo e metrologo italiano.




Nato in una famiglia aristocratica originaria di Siena, Renaldini studiò all'Università di Bologna. Fu al servizio del Papa Urbano VIII e ottenne da Carlo Taddeo Barberini, nipote del Papa, la supervisione delle fortezze di Ferrara, Bondeno e Comacchio.
Lettore all'Università di Pisa nel 1644, fu professore di matematica a Pisa dal 1649 al 1666. Amico di Galilei e di Borrelli, il quale lo aveva soprannominato Simplicio per la sostanziale fedeltà all'aristotelismo tradizionale, Rinaldini fu in corrispondenza con Viviani e fu uno dei soci fondatori dell'Accademia del Cimento (1657). Tuttavia ebbe numerose controversie con i suoi amici e con Francesco Redi ed Evangelista Torricelli. Nonostante il conformismo, Rinaldini si oppose alla teoria della "virtù zoogenetica" delle piante, sostenuta dagli altri accademici del Cimento, precedendo Malpighi con l'ipotesi che anche gli insetti delle galle nascevano da uova deposte da individui della stessa specie.
Nel 1667 lasciò la Toscana per recarsi a Padova dove ebbe la cattedra di Filosofia nella locale università e pubblicò Philosophia rationalis, atque entità naturalis. Cercò invano di tornare a Pisa. A Venezia, col padre Felice Rotondi , divenne il maestro di Elena Cornaro Piscopia, la prima donna ad aver ottenere una laurea in filosofia (25 giugno 1678)[4]. Un'altra gloria di Rinaldini è la sua proposta di scala termometrica utilizzando come punti fissi il punto di congelamento dell'acqua e quello di ebollizione all'ordinaria pressione atmosferica, e proponendo di dividere l'intervallo in 12 gradi.

mercoledì 17 luglio 2024

17 LUGLIO - MEMORIE SENZA TEMPO - USA 1994 - FINALE

 17 LUGLIO 1994 - MEMORIE SENZA TEMPO - USA 1994 - FINALE


Grande partita, peccato i rigori!


La finale del campionato mondiale di calcio 1994 è stata una partita di calcio disputata il 17 luglio 1994 al Rose Bowl di Pasadena, valida per l'assegnazione del Campionato mondiale di calcio 1994. La vittoria andò al Brasile, che si aggiudicò il suo quarto titolo mondiale battendo l'Italia ai rigori per 3-2, dopo lo 0-0 maturato fino alla fine dei supplementari.



Fu la prima volta che l'assegnazione della Coppa del Mondo di calcio fu decisa dopo i tiri dal dischetto. Inoltre si trattò della seconda finale tra Brasile e Italia, ventiquattro anni dopo la vittoria dei verdeoro a Città del Messico al campionato del mondo 1970.

TABELLINO

Pasadena

17 luglio 1994, ore 12:30 UTC-8 Brasile 0 – 0Italia 

Rose Bowl (94.194 spett.)

Arbitro:  Ungheria Puhl


Tiri di rigore

Brsile

Márcio Santos Sbagliato (parato)

Romário Segnato

Branco Segnato

Dunga Segnato


Brasile 0 – 0 (d.t.s.) Italia 3 – 2


Italia

Sbagliato (alto) Baresi

Segnato Albertini

Segnato Evani

Sbagliato (parato) Massaro

Sbagliato (alto) R. Baggio



FORMAZIONI

Brasile Brasile (4-4-2)

P 1 Cláudio Taffarel

D 2 Jorginho Uscita al 21’ 21’

D 13 Aldair

D 15 Márcio Santos

D 6 Branco

C 5 Mauro Silva

C 8 Dunga Captain sports.svg

C 17 Mazinho Ammonizione al 4’ 4’

C 9 Zinho Uscita al 106’ 106’

A 11 Romário

A 7 Bebeto

Sostituzioni:

D 14 Cafu Ammonizione al 87’ 87’ Ingresso al 21’ 21’

C 21 Viola Ingresso al 106’ 106’

CT:

Brasile Carlos Alberto Parreira




Italia Italia (4-4-2)

P 1 Gianluca Pagliuca

D 8 Roberto Mussi Uscita al 35’ 35’

D 6 Franco Baresi Captain sports.svg

D 5 Paolo Maldini

D 3 Antonio Benarrivo

C 14 Nicola Berti

C 13 Dino Baggio Uscita al 95’ 95’

C 11 Demetrio Albertini Ammonizione al 42’ 42’

C 16 Roberto Donadoni

A 10 Roberto Baggio

A 19 Daniele Massaro

Sostituzioni:

D 2 Luigi Apolloni Ammonizione al 41’ 41’ Ingresso al 35’ 35’

A 17 Alberico Evani Ingresso al 95’ 95’

CT:

Italia Arrigo SacchI

17 LUGLIO - AUGURI LICIA

 AUGURI LICIA



martedì 16 luglio 2024

16 LUGLIO -RICORDI DI VIAGGIO - CAMMINO INGLESE - MUXIA

 11 LUGLIO 2005  -RICORDI DI VIAGGIO -

CAMMINO INGLESE - SANTIAGO DI COMPOSTELA


13 LUGLIO 2005  -RICORDI DI VIAGGIO -
CAMMINO INGLESE - FINISTERRE


16 LUGLIO 2005  -RICORDI DI VIAGGIO -
CAMMINO INGLESE - MUXIA





lunedì 15 luglio 2024

sabato 13 luglio 2024

13 LUGLIO -RICORDI DI VIAGGIO - CAMMINO INGLESE - FINISTERRE

 1 LUGLIO 2005  -RICORDI DI VIAGGIO -

CAMMINO INGLESE - SANTIAGO DI COMPOSTELA

13 LUGLIO 2005  -RICORDI DI VIAGGIO -
CAMMINO INGLESE - FINISTERRE








venerdì 12 luglio 2024

12 LUGLIO - MARCHIGIANO FUORI SEDE - VASCA

 

Il concetto di vasca, o si conosce o è come chiedere a qualcuno di spiegare il mal di denti!

per quello di 'in città', è decisamente più semplice, direi che può essere tradotto con l'inglese: down town.


ahahahahah

giovedì 11 luglio 2024

11 LUGLIO - CAMPIONI DEL MONDO

 CAMPIONI DEL MONDO PER LA TERZA VOLTA




11 LUGLIO 1982
ITALIA - GERMANIA 3-1




CAMPIONATO DEL MONDO IN SPAGNA!

Madrid
11 luglio 1982, ore 20:00 CEST Italia   3 – 1 Germania Ovest 
Estadio Santiago Bernabéu (90.000 spett.)
Arbitro:  Brasile Arnaldo Coelho

Rossi Gol 57’
Tardelli Gol 69’
Altobelli Gol 81’ Marcatori Gol 83’ Breitner


Italia Italia
P 1 Dino Zoff (C)
D 5 Fulvio Collovati
D 7 Gaetano Scirea
D 6 Claudio Gentile
D 3 Giuseppe Bergomi
C 14 Marco Tardelli
C 13 Gabriele Oriali Ammonizione al 73’ 73’
D 4 Antonio Cabrini
C 16 Bruno Conti Ammonizione al 31’ 31’
A 20 Paolo Rossi
A 19 Francesco Graziani Uscita al 7’ 7’
A disposizione:
P 12 Ivano Bordon
C 10 Giuseppe Dossena
C 11 Gianpiero Marini
C 15 Franco Causio Ingresso al 89’ 89’
A 18 Alessandro Altobelli Ingresso al 7’ 7’ Uscita al 89’ 89’
CT:
Italia Enzo Bearzot


Germania Ovest Germania Ovest
P 1 Harald Schumacher
D 2 Hans-Peter Briegel
D 3 Paul Breitner
D 4 Karlheinz Förster
D 5 Bernd Förster
C 6 Wolfgang Dremmler Ammonizione al 61’ 61’ Uscita al 62’ 62’
C 7 Pierre Littbarski Ammonizione al 88’ 88’
C 8 Klaus Fischer
C 11 Karl-Heinz Rummenigge (C) Uscita al 70’ 70’
C 15 Uli Stielike Ammonizione al 73’ 73’
A 20 Manfred Kaltz
Sostituzioni:
P 21 Bernd Franke
D 12 Wilfried Hannes
C 14 Felix Magath
A 9 Horst Hrubesch Ingresso al 62’ 62’
A 10 Hansi Müller Ingresso al 70’ 70’
CT:
Germania Ovest Jupp Derwall