martedì 23 giugno 2020

23 GIUGNO 2020 - SANTA MARIA DEL SASSO - BIBBIENA

23 GIUGNO 1347 - SANTA MARIA DEL SASSO - BIBBIENA


Storia e descrizione
La primitiva chiesetta risale al 1347, costruita a seguito di un episodio miracoloso, l'apparizione della Vergine riferita il 23 giugno 1347. L'edificio assunse le forme attuali a partire dal 1486 su progetto di Giuliano da Maiano. Sulla destra della facciata, a frontone triangolare, è un portico con colonne

Nell'interno un caratteristico tempietto centrale di Bartolomeo Bozzolini da Fiesole custodisce l'affresco della Madonna del Sasso di Bicci di Lorenzo (1435 circa). Da notare una pregevole terracotta di Giovanni della Robbia, una Madonna con Bambino e santi di Fra Paolino da Pistoia e, nel coro, una Assunzione. Nella cripta, la Madonna del Buio, apprezzabile statua lignea cinquecentesca.






PRESENZA DOMENICANA A Santa Maria del Sasso

I Frati domenicani giunsero a Santa Maria del Sasso, dal convento di San Marco in Firenze, il 29 settembre 1468. Il Venerabile Girolamo Savonarola, 20 anni dopo, volle  incrementare in questo luogo la presenza domenicana: nel 1486 inviò  22 frati e  favorì la costruzione del Convento con l’attuale santuario. Il suo intento era quello di   creare un centro di vita domenicana, importante per lo studio, la formazione, predicazione e diffusione del culto mariano. Le tristi leggi eversive dell’800 allontanarono i religiosi, potendovi ritornare solamente nel 1873. Dalla stessa data anche  i novizi, gli studenti e gli alunni della Scuola Apostolica furono trasferiti a S. Maria, rimanendovi fino al 1909. Da allora rimasero pochi religiosi. Nel 1927 si aggiunsero  Monache domenicane di Lucca, che trovarono un ambiente favorevole alla vita contemplativa: la loro presenza è stata fino ad oggi particolarmente significativa per il Santuario.
I Laici Domenicani sono presenti a Santa Maria del Sasso fin dagli inizi del secolo scorso. Anch’essi, secondo il proprio stato di vita, sono chiamati a vivere il carisma di San Domenico.Questa Fraternità , che aveva perso vigore intorno agli anni 70-80, ha ripreso vita negli ultimi due decenni:  Padri e Monache ne curano la  formazione spirituale.
I nostri Laici Domenicani praticano così la Regola :

si riuniscono due volte al mese per incontri fraterni di formazione e preghiera ;
partecipano alla vita del Santuario nelle ricorrenze più importanti, vivendo la spiritualità domenicana ( festa di San Domenico, San Tommaso d’Aquino, Santa Caterina da Siena e altri santi dell’Ordine );
promuovono e sostengono attività di carattere culturale, incontri di catechesi, approfondimento delle verità di fede ;
inoltre è loro  impegno  testimoniare nei vari ambienti di vita la propria fede,  la vocazione domenicana, esercitando così quella “caritas Veritatis” (carità della Verità), sull’esempio di San Domenico.

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