sabato 29 giugno 2024

29 GIUGNO - SANTI PIETRO E PAOLO


Santi Pietro e Paolo Apostoli



29 giugno

m. 67 d.C.

Due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo così come nella costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Pietro, nato a Betsaida in Galilea, era un pescatore a Cafarnao. Fratello di Andrea, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea e dopo aver assistito alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù fu l'unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa, fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato a fare da guida alla comunità dei discepoli. Morì tra il 64 e il 67 durante la persecuzione anticristiana di Nerone. San Paolo, invece, era originario di Tarso: prima persecutore dei cristiani, incontrò il Risorto sulla via tra Gerusalemme e Damasco. Baluardo dell'evangelizzazione dei popoli pagani nel Mediterraneo morì anch'egli a Roma tra il 64 e il 67.

Martirologio Romano: Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone: il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra il loro trionfo.

venerdì 28 giugno 2024

martedì 25 giugno 2024

25 GIUGNO - SAN GUGLIELMO


 SAN GUGLIELMO








Alla fine è morto al Goleto il 25 giugno 1142. Il suo corpo è rimasto in Goleto fino al 2 settembre 1807, allorché fu trasferito a Montevergine per ordine del re di Napoli Gioacchino Murat.[5] Alcune sue reliquie si conserverebbero anche in altre cattedrali (Benevento) e chiese italiane.

25 GIUGNO - MADONNA DEL DUOMO

PRODIGIO DELLA MADONNA DEL DUOMO  - ANCONA






dal web:
Il quadro della Madonna è stato donato al Duomo di Ancona nel 1615 da un marinaio veneziano, come ringraziamento per aver salvato suo figlio dal mare in tempesta. Da allora il quadro della Vergine è oggetto di profonda devozione da parte di molti fedeli anconetani.

Alcuni cronisti parlano di un miracolo avvenuto la sera del 25 giugno 1796, davanti ad alcuni i fedeli che stavano celebrando le litanie alla Madonna. Secondo queste cronache il quadro avrebbe aperto gli occhi e sorriso, anche nei giorni seguenti. In quel periodo si era diffusa in città la notizia della vittoria di Napoleone Bonaparte e la firma dell'armistizio che prevedeva la cessione di Bologna, Ferrara ed Ancona e la possibilità, da parte dei francesi, di confiscare i beni della chiesa.
In base alla testimonianza del Vicario Generale e di altri testimoni, la Chiesa cattolica, ancora sotto minaccia napoleonica, decise di interpretare il prodigio come una protezione dal cielo sulla città, sperando di rinforzare gli animi della fazione anti-francese.
L'11 gennaio 1797 Napoleone Bonaparte, arrivato ad Ancona, decise di non confiscare i gioielli e gli ornamenti del Duomo. Secondo alcuni storici ciò fu dovuto ad un mero calcolo politico: i francesi volevano evitare attriti con la fazione cattolica della città, cercando di trovare un accordo. Tra l'altro un esponente della municipalità filofrancese, l'israelita Sansone Costantini sembra influì positivamente per la salvaguardia del simulacro, memore della reazione della gente del porto subita anni addietro a causa della rimozione da lui effettuata di un'immagine della Vergine già posta all'esterno di una casa che aveva acquistato. Per altri questa decisione fu presa per un intervento divino.
Il 13 maggio 1814 Papa Pio VII incorona il prodigioso quadro


lunedì 24 giugno 2024

24 GIUGNO - SAN GIOVANNI BATTISTA


 Giovanni Battista è l'unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. 

Fu il più grande fra i profeti perché poté additare l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di Gesù. Giovanni è il Precursore del Cristo con la parole con la vita. Il battesimo di penitenza che accompagna l'annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito. La data della festa, tre mesi dopo l'annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca.



Patronato: Monaci


Emblema: Agnello, ascia

Martirologio Romano: Solennità della Natività di san Giovanni Battista, precursore del Signore: già nel grembo della madre, ricolma di Spirito Santo, esultò di gioia alla venuta dell’umana salvezza; la sua stessa nascita fu profezia di Cristo Signore; in lui tanta grazia rifulse, che il Signore stesso disse a suo riguardo che nessuno dei nati da donna era più grande di Giovanni Battista.

24 GIUGNO - ONORATO ALBERTO REY DI VILLAREY



Onorato Alberto Vittorio Ladislao Rey di Villarey



(Mentone, 22 ottobre 1816 – Castelnuovo del Garda, 24 giugno 1866)
 è stato un generale italiano, che combatté durante la Prima, Seconda e Terza guerra d'indipendenza. Si distinse particolarmente nella seconda, dove fu insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia e di quella della Legion d'onore, e nella terza, durante la quale fu decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria


Caserma Villarey - Ancona



domenica 23 giugno 2024

23 GIUGNO - SANTA MARIA DEL SASSO - BIBBIENA


23 GIUGNO 1347 - SANTA MARIA DEL SASSO - BIBBIENA


Storia e descrizione
La primitiva chiesetta risale al 1347, costruita a seguito di un episodio miracoloso, l'apparizione della Vergine riferita il 23 giugno 1347. L'edificio assunse le forme attuali a partire dal 1486 su progetto di Giuliano da Maiano. Sulla destra della facciata, a frontone triangolare, è un portico con colonne

Nell'interno un caratteristico tempietto centrale di Bartolomeo Bozzolini da Fiesole custodisce l'affresco della Madonna del Sasso di Bicci di Lorenzo (1435 circa). Da notare una pregevole terracotta di Giovanni della Robbia, una Madonna con Bambino e santi di Fra Paolino da Pistoia e, nel coro, una Assunzione. Nella cripta, la Madonna del Buio, apprezzabile statua lignea cinquecentesca.






PRESENZA DOMENICANA A Santa Maria del Sasso

I Frati domenicani giunsero a Santa Maria del Sasso, dal convento di San Marco in Firenze, il 29 settembre 1468. Il Venerabile Girolamo Savonarola, 20 anni dopo, volle  incrementare in questo luogo la presenza domenicana: nel 1486 inviò  22 frati e  favorì la costruzione del Convento con l’attuale santuario. Il suo intento era quello di   creare un centro di vita domenicana, importante per lo studio, la formazione, predicazione e diffusione del culto mariano. Le tristi leggi eversive dell’800 allontanarono i religiosi, potendovi ritornare solamente nel 1873. Dalla stessa data anche  i novizi, gli studenti e gli alunni della Scuola Apostolica furono trasferiti a S. Maria, rimanendovi fino al 1909. Da allora rimasero pochi religiosi. Nel 1927 si aggiunsero  Monache domenicane di Lucca, che trovarono un ambiente favorevole alla vita contemplativa: la loro presenza è stata fino ad oggi particolarmente significativa per il Santuario.
I Laici Domenicani sono presenti a Santa Maria del Sasso fin dagli inizi del secolo scorso. Anch’essi, secondo il proprio stato di vita, sono chiamati a vivere il carisma di San Domenico.Questa Fraternità , che aveva perso vigore intorno agli anni 70-80, ha ripreso vita negli ultimi due decenni:  Padri e Monache ne curano la  formazione spirituale.
I nostri Laici Domenicani praticano così la Regola :

si riuniscono due volte al mese per incontri fraterni di formazione e preghiera ;
partecipano alla vita del Santuario nelle ricorrenze più importanti, vivendo la spiritualità domenicana ( festa di San Domenico, San Tommaso d’Aquino, Santa Caterina da Siena e altri santi dell’Ordine );
promuovono e sostengono attività di carattere culturale, incontri di catechesi, approfondimento delle verità di fede ;
inoltre è loro  impegno  testimoniare nei vari ambienti di vita la propria fede,  la vocazione domenicana, esercitando così quella “caritas Veritatis” (carità della Verità), sull’esempio di San Domenico.

venerdì 21 giugno 2024

21 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO - MEXICO 70


21 GIUGNO 1970



CIAO
una grande e bella partita, anche se non fausta per i colori azzurri.
Ma chi l'ha potuta vedere in diretta, ricorda bene il calcio giocato dai carioca!
spettacolo!




BRA-ITA 1970-FIN-CM.svg
Āltepētl Mēxihco
21 giugno 1970, ore 12:00 UTC-6
Brasile    4 – 1  (1 - 1)  Italia

Estadio Azteca (107,412 spett.)
Arbitro: Germania Est Rudi Glöckner

Marcatori
Pelé Gol 18’
Gérson Gol 66’
Jairzinho Gol 71’
Carlos Alberto Gol 86’ Gol 37’ Boninsegna

Formazioni


Brasile
P 1 Félix
D 2 Brito
D 4 Carlos Alberto (c)
D 6 Wilson Piazza
D 16 Everaldo
C 5 Clodoaldo
C 7 Jairzinho
C 8 Gérson
A 9 Tostão
A 10 Pelé
A 11 Rivelino Ammonizione
CT:
Mário Zagallo



Italia
P 1 Enrico Albertosi
D 2 Tarcisio Burgnich Ammonizione
D 3 Giacinto Facchetti (c)
D 5 Pierluigi Cera
D 8 Roberto Rosato
C 10 Mario Bertini Uscita al 75’ 75’
C 13 Angelo Domenghini
C 15 Sandro Mazzola
C 16 Giancarlo De Sisti
A 11 Gigi Riva
A 20 Roberto Boninsegna Uscita al 84’ 84’
Sostituzioni:
C 18 Antonio Juliano Ingresso al 75’ 75’
C 14 Gianni Rivera Ingresso al 84’ 84’
CT:
Ferruccio Valcareggi


Guardalinee:
Svizzera Rüdi Scheurer
Argentina Norberto Angel Coerezza

21 GIUGNO - ESTATE

 21 GIUGNO -  ESTATE




mercoledì 19 giugno 2024

19 GIUGNO - CAMPIONI DEL MONDO


CAMPIONI DEL MONDO PER LA SECONDA VOLTA
PARIGI, 19 GIUGNO 1938


Colombes
19 giugno 1938, ore 17:00 UTC+1 Italia  Italia 4 – 2     Ungheria Ungheria
                                                                                      (3 - 1)
Stade olympique Yves-du-Manoir (45.000 spett.)
Arbitro: Francia Georges Capdeville

Marcatori
Colaussi Gol 6’, Gol 35’        Gol 8’ Titkos
Piola Gol 16’, Gol 82’        Gol 70’ Sárosi



Italia Italia (2-3-5)
P Aldo Olivieri
D Alfredo Foni
D Pietro Rava
C Pietro Serantoni
C Michele Andreolo
C Ugo Locatelli
A Amedeo Biavati
A Giuseppe Meazza (c)
A Silvio Piola
A Giovanni Ferrari
A Gino Colaussi
CT:
Italia Vittorio Pozzo

Ungheria Ungheria (2-3-5)
P Antal Szabó
D Sándor Bíró
D Gyula Polgár
C Gyula Lázár
C György Szűcs
C Antal Szalay
A Pál Titkos
A Gyula Zsengellér
A György Sárosi (c)
A Jenő Vincze
A Ferenc Sas
CT:
Ungheria Alfréd Schaffer

lunedì 17 giugno 2024

17 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO



17 GIUGNO 1970


In questo giorno nel 1970, si giocò un'epica partita di calcio tra le nazionali di Italia e Germania (ovest quella volta)




Per  chi l'ha vista in diretta, ancora si possono vivere le emozioni e le gioie, chi non l'ha vista, peccato, si deve accontentare delle videocassette/DVD.
Ah, ah, ah direbbe ilmaestrocanonici


17 giugno 1970, ore 16:00 UTC-6

Italia 4 – 3 Germania Ovest
(d.t.s.)
 Stadio Azteca
Arbitro:  Messico Yamasaki


Italia


GK 1 Enrico Albertosi
DF 2 Tarcisio Burgnich
DF 3 Giacinto Facchetti (c)
DF 5 Pierluigi Cera
DF 8 Roberto Rosato Uscita al 91’ 91’
MF 10 Mario Bertini
MF 15 Sandro Mazzola Uscita al 46’ 46’
MF 16 Giancarlo De Sisti
FW 13 Angelo Domenghini
FW 20 Roberto Boninsegna
FW 11 Luigi Riva
Sostituzioni:
MF 14 Gianni Rivera Ingresso al 46’ 46’
DF 4 Fabrizio Poletti Ingresso al 91’ 91’
CT:
Italia Ferruccio Valcareggi 


Germania Ovest

GK 1 Sepp Maier
RB 7 Berti Vogts
CB 15 Bernd Patzke Uscita al 66’ 66’
CB 5 Willi Schulz
LB 3 Karl-Heinz Schnellinger
CM 4 Franz Beckenbauer
CM 12 Wolfgang Overath
RW 20 Jürgen Grabowski
CF 9 Uwe Seeler (c)
CF 13 Gerd Müller
LW 17 Hannes Löhr Uscita al 52’ 52’
Sostituzioni:
MF 14 Reinhard Libuda Ingresso al 52’ 52’
MF 10 Sigfried Held Ingresso al 66’ 66’
CT:
Germania Ovest Helmut Schön

domenica 16 giugno 2024

16 GIUGNO - AUGURI SALVY


16  GIUGNO

TEMPO DI AUGURI
AUGURISSIMI Salvatore







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venerdì 14 giugno 2024

14 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO


Alle 20.55 del 14 giugno 1972, per 15 secondi un terremoto del 10º grado della scala Mercalli
(magnitudo 5.9) scosse Ancona.




Alle 20.55 del 14 giugno 1972, per 15 secondi un terremoto di magnitudo 5.9 della scala Richter, del 10º grado della scala Mercalli scosse nuovamente Ancona.

 La lunga durata, oltre che l'intensità, di questa serie sismica fu disastrosa per la città. Tutti gli edifici, abitazioni, aziende, uffici pubblici, furono lesionati in modo più o meno grave.
 La scossa ebbe una durata di circa 20 secondi e causò ulteriori gravi danni agli edifici che erano stati lesionati dalle scosse precedenti. Si ebbero lesioni e crolli di cornicioni, molti vetri andarono in frantumi; crollarono soffitti, comignoli, balconi, grondaie; si formarono crepature nei pavimenti, fenditure e deformazioni nei muri; in particolare, sono documentati danni in via Scosciacavalli.
Due edifici crollarono in via delle Grazie e in piazza Padella e circa 50 persone furono ferite o contuse; si ebbero molti crolli parziali nella zona di piazza della Repubblica e in via Colle Verde. Furono riscontrate fenditure nei muri interni di riempimento in edifici in cemento armato. La scossa causò danni alla sede comunale e, secondo una dichiarazione del Presidente della Regione Giuseppe Serrini riportata in una corrispondenza giornalistica, rese inabitabili altre centinaia di abitazioni. Fu lesionato il Viadotto della Ricostruzione, che venne chiuso al traffico. In via Frediani crollarono i pavimenti di alcuni appartamenti; in corso Amendola il muro di un edificio crollò sulla strada, travolgendo quattro automobili e tre motocicli. Crolli si ebbero anche in via Cialdini, in via Petrarca, e nella zona del Pinocchio. Dal campanile della Chiesa del Sacramento di piazza della Repubblica si distaccò una grossa palla di granito. Nella parte vecchia della città, già danneggiata dalle scosse di gennaio e febbraio, molte case subirono dissesti soprattutto nei muri portanti. Crollò parte del tetto e del sottotetto della chiesa di San Domenico; alcune balconate interne caddero fracassando le suppellettili dell’arredamento. Il palazzo dell’ENEL fu gravemente lesionato; l’ospedale psichiatrico dovette essere sgombrato. Gravi danni subì anche l’Ospedale Regionale, che ebbe due padiglioni lesionati: quasi tutti i degenti preferirono dimettersi. Lesioni subirono anche la sede dell’Ammiragliato e la caserma dei Vigili del Fuoco. Alcune guglie della Mole Vanvitelliana subirono danni. Anche in molte abitazioni nei quartieri nuovi si formarono crepe, ma solo all’interno, nei muri divisori. Vi furono numerosi allagamenti. Tre uomini morirono di infarto. Alcune persone furono contuse. Gran parte degli abitanti lasciò la città per paura di nuove scosse. In seguito alla scossa del 15 giugno, la Marina Militare inviò ad Ancona per i soccorsi alla popolazione le navi "Quarto" e "Anteo", con a bordo materiali, viveri, un ospedale da campo e 110 uomini del battaglione San Marco. Da La Spezia furono inviati una colonna di soccorso e tre elicotteri. Il Comando Militare della Regione Tosco-Emiliana dispose l’invio di un ospedale da campo col nucleo ufficiali medici e una colonna mobile, di 2.000 coperte da campo, 400 materassini pneumatici, 65 tende di varia grandezza, gruppi elettrogeni, cucine rotabili e complessi per acqua potabile.

giovedì 13 giugno 2024

mercoledì 12 giugno 2024

12 GIUGNO - AUGURI ALBION


TEMPO DI AUGURI
AUGURISSIMI Claudio

Albion




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12 GIUGNO - ANNIVERSARIO DELLO SCONTRO DI MONTEMARINO


L'assedio del 1849

Il 12 giugno 1849 avvenne lo scontro a Montemarino, nei pressi dell'accampamento austriaco.

Qui perse la vita il comandante dei difensori anconetani Giovanni Gervasoni.



lunedì 10 giugno 2024

10 GIUGNO - CAMPIONI DEL MONDO


CAMPIONI DEL MONDO PER LA PRIMA VOLTA
ROMA, 10 GIUGNO 1934




LE SQUADRE:

ITALIA: Combi, Monzeglio, Allemandi, Ferraris, Monti, Bertolini, Guaita, Meazza, Ferrari, Schiavio, Orsi. CT: Pozzo

CECOSLOVACCHIA: Plánicka, Ctryoki, Zenisek, Krcil, Cambal, Kostalek, Puc, Nejedly, Sobotoka, Svoboda, Junek. CT: Petru











10 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO - 1° CONFLITTO MONDIALE

la Szent István fu affondata il 10 giugno 1918 nei pressi dell'isola di Premuda in Dalmazia in seguito ad un attacco di motosiluranti italiane, operazione in seguito celebrata come Impresa di Premuda.



Szent István

M.A.S.


10 GIUGNO - CAMPIONI D'EUROPA - SECONDA E DEFINITIVA FINALE


10 GIUGNO 1968 - CAMPIONI D'EUROPA
RIPETIZIONE FINALE


La finale del campionato europeo di calcio 1968 si è disputata l'8 e il 10 giugno 1968 allo Stadio Olimpico di Roma tra la Nazionale italiana e quella jugoslava.
L'atto conclusivo della manifestazione ha visto prevalere l'Italia, che ha battuto per 2-0 la Jugoslavia nella ripetizione della finale disputata due giorni prima e terminata in pareggio per 1-1 dopo i tempi supplementari.
Per l'Italia si è trattato del primo successo nella competizione.


Ripetizione
Roma
10 giugno 1968, ore 21:15 UTC+2

Italia  2 – 0 Jugoslavia Stadio Olimpico (32.866 spett.)


Arbitro:  Spagna Ortiz de Mendíbil
Riva Gol 12’
Anastasi Gol 31’ Marcatori


P 22 Dino Zoff
D 5 Tarcisio Burgnich
D 10 Giacinto Facchetti (c)
D 12 Aristide Guarneri
D 19 Roberto Rosato
D 20 Sandro Salvadore
C 8 Giancarlo De Sisti
C 15 Sandro Mazzola
A 2 Pietro Anastasi
A 9 Angelo Domenghini
A 17 Luigi Riva
Allenatore:
Italia Ferruccio Valcareggi

ITA-YUG 1968-06-10.svg

P 1 Ilija Pantelić
D 2 Mirsad Fazlagić (c)
D 5 Blagoje Paunović
D 6 Dragan Holcer
D 3 Milan Damjanović
C 21 Dobrivoje Trivić
C 15 Miroslav Pavlović
C 16 Jovan Aćimović
A 22 Idriz Hošić
A 9 Vahidin Musemić
A 11 Dragan Džajić
Allenatore:
Jugoslavia Rajko Mitić

sabato 8 giugno 2024

08 GIUGNO - CAMPIONI D'EUROPA - PRIMA FINALE


08 GIUGNO 1968 - CAMPIONI D'EUROPA
PRIMA FINALE



Roma

8 giugno 1968, ore 21:15 UTC+2


Italia 1 – 1 (d.t.s.) Jugoslavia


Stadio Olimpico (68.817 spett.)

Arbitro:  Svizzera Dienst

Domenghini Gol 80’ Marcatori Gol 39’ Džajić


P 22 Dino Zoff

D 5 Tarcisio Burgnich

D 7 Ernesto Castano

D 10 Giacinto Facchetti (c)

D 12 Aristide Guarneri

C 11 Giorgio Ferrini

C 13 Antonio Juliano

C 14 Giovanni Lodetti

A 2 Pietro Anastasi

A 9 Angelo Domenghini

A 16 Pierino Prati

Allenatore:

Italia Ferruccio Valcareggi

ITA-YUG 1968-06-08.svg

P 1 Ilija Pantelić

D 2 Mirsad Fazlagić (c)

D 5 Blagoje Paunović

D 6 Dragan Holcer

D 3 Milan Damjanović

C 21 Dobrivoje Trivić

C 15 Miroslav Pavlović

C 16 Jovan Aćimović

A 7 Ilija Petković

A 9 Vahidin Musemić

A 11 Dragan Džajić

Allenatore:

Jugoslavia Rajko Mitić

venerdì 7 giugno 2024

07 GIUGNO - MEMORIE SENZA TEMPO


07 GIUGNO 1914 -  SETTIMANA ROSSA DI ANCONA - 14 GIUGNO 2014

La Settimana rossa fu la conseguenza di un'insurrezione popolare sviluppatasi ad Ancona e propagatasi dalle Marche alla Romagna, alla Toscana e ad altre parti d'Italia, tra il 7 e il 14 giugno 1914, per contestare una serie di riforme introdotte da Giovanni Giolitti



07 GIUGNO - AUGURI LORENZ


07 GIUGNO
TEMPO DI AUGURI
AUGURISSIMI Lorenz


Lorenzo
Lorenz

giovedì 6 giugno 2024

mercoledì 5 giugno 2024

05 GIUGNO - ANNIVERSARIO FONDAZIONE CARABINIERI


FESTA ANNIVERSARIO DELL'ARMA DEI CARABINIERI


E' stata fissata al 5 giugno di ogni anno con la seguente circolare del Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri n. 204/41-1914 dei 7 aprile 1921:



" Avendo le aspre vicende della passata guerra rese, nella storia di ogni Arma e Corpo, alcune date particolarmente memorabili per sacrifici eroici compiuti o per il conferimento di alte ricompense, il Ministero della guerra ebbe non ha guari a disporre che apposita Commissione stabilisse, ex novo, quale dovesse essere la data della festa anniversaria di ciascun'Arma o Corpo.

Ora il prefato Ministero, mentre ha comunicato che verranno fra breve, e non appena saranno ultimati i relativi studi tuttora in corso, emanate disposizioni al riguardo, ha avvertito che la festa anniversaria dell'Arma, colle disposizioni stesse, sarà fissata al 5 giugno di ogni anno - data di concessione della medaglia d'oro all'Arma medesima - e che, ciò stante, la celebrazione di essa dovrà essere fatta anche per l'anno in corso alla data anzidetta.

Quanto sopra si comunica per opportuna conoscenza e norma di codesto Comando e di quelli dipendenti".





martedì 4 giugno 2024

04 GIUGNO - CAMMINI CHE PASSIONE - VIA ROMEA GERMANICA


 Dal 01 al 05 ottobre 2021, i due pellegrini Ugo ed ildorico, hanno percorso la Via Romea Germanica dal Brennero (Brenner) a Chiusa (Klausen)




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sabato 1 giugno 2024

01 GIUGNO - SAN CLAUDIO


San Claudio di Vienne Vescovo

1 giugno

sec. V



Vescovo a Vienne dal 421 al 440.



San Claudio è il quindicesimo vescovo della diocesi soppressa nel 1790 di Vienne. Succede a Saint Jérôme vescovo nel 421 e precede Saint Nizier ou Nicet, vescovo verso 449.
Verosimilmente governò la diocesi intorno al 440.
Mentre governava la diocesi partecipò al concilio di Orange nel 441, dove discussero di questioni pratiche della vita della chiesa, inclusa l'affermazione sul dovere del celibato per coloro che sono in stato clericale. Partecipò anche al sinodo locale di Vaison nel 442 dove si discusse della Trinità, delle offerte e sepolture dei morenti e dell’unzione a Pasqua di preti e diaconi.
Di San Claudio ignoriamo sia la data di nascita che quella di morte. Fa parte di quei cinquanta vescovi che ressero la diocesi dalle origini del periodo romano al periodo carolingio fino all’anno mille, che sono stati tutti canonizzati.
Sicuramente Salviano a dedicato a San Claudio in suo commentario all’Ecclesiaste oggi andato perduto.
La sua festa secondo il martirologio geronimiano è stata fissata all’1 giugno.